Sebbene il tempo sia un produttore di rughe inesorabile, molto si può fare per rallentare in modo naturale questo processo.
Un approccio di segnale alla formazione delle rughe non può appoggiarsi su trattamenti farmacologici esterni desensibilizzanti, i cui esiti potrebbero essere di grave danno, togliere espressività, causare reazioni allergiche, provocare gonfiori, decoloramenti e alterazioni.
L’età biologica, pur correlata con quella anagrafica, può tuttavia distanziarsi molto da questa, come ci è possibile vedere in molti casi concreti. Perché la pelle riveli salute tuttavia lo stato di benessere interno dev’essere complessivo, e non limitato a qualche aspetto marginale. Lo stile di vita che tiene la nostra pelle fresca e giovane a lungo è lo stesso che tiene disintossicato il nostro fegato, scattanti i nostri muscoli, veloce la nostra digestione, puliti i nostri polmoni ecc. Non ha molto senso cercare trattamenti estetici antirughe se poi fumiamo, beviamo molto alcol, siamo sedentari e abbiamo continuamente mal di testa e gonfiore addominale. Mai come in questo caso il dentro e il fuori sono correlati.
Un’alimentazione ricca di frutta e verdura fresca, minerali, vitamine, polifenoli e antiossidanti protegge il nostro viso dai danni del tempo. Non va tuttavia dimenticata un’adeguata quota di proteine sane e ad alto valore biologico, in grado di apportare le giuste quantità di aminoacidi essenziali (tra cui la lisina) per la formazione del collagene, asse portante della salute della pelle e dei suoi annessi (unghie e capelli).
La scelta di alimenti di qualità, che caratterizza l’approccio alimentare della dietaGIFT dev’essere estesa anche ai cosmetici naturali (detergenti, creme, deodoranti, dentifrici, solari ecc..) per non irritare o “intasare” la pelle (il nostro più grande organo emuntore) e per non vanificare gli sforzi fatti.
La cute altro non è se non lo specchio della nostra salute interna.
Trovi l’articolo completo della dott.ssa Lyda Bottino sul numero 116 de L’altra medicina.