Arriva mySOLI, l’app che mette in rete anziani ospiti di RSA e case di riposo, famiglie e operatori

Doversi separare da un genitore o un parente anziano per ricoverarlo in una struttura di cura o una casa di riposo è sempre doloroso, per non parlare del senso di solitudine, smarrimento e angoscia che vive chi affronta il ricovero, che magari sirivela più lungo e problematico del previsto. Ce lo ha dimostrato, piu di tutti, l’emergenza Covid, che sebbene superata, ancora oggi costringe le strutture a contingentare accessi e orari di visita, limitando fortemente i contatti con l’esterno e le famiglie. Ma la tecnologia viene in aiuto per non sentirsi, appunto, mai soli. Si chiama proprio cosi, con un gioco di parole, mySOLI, l’app pensata appunto per contrastare la solitudine accorciando le distanze tra pazienti anziani o non autosufficienti ricoverati nelle strutture sanitarie, le loro famiglie e gli operatori. Obiettivo? Restare in contatto con i propri cari, coinvolgendoli nel percorso di assistenza e nella vita dell’anziano, migliorando la sua qualità della vita e l’efficienza delle cure.

Ideato da kapusons, azienda del settore della comunicazione con un approccio innovativo che integra consulenza strategica, digital transformation e ricerca sociale, mySOLI è un progetto di “digital healthcare” nato espressamente per contrastare l’isolamento degli anziani che vivono in case di cura o devono affrontare una lunga degenza, supportando caregiver e operatori sanitari nella comunicazione quotidiana con le famiglie degli ospiti. Con mySOLI il processo di erogazione dei servizi assistenziali offerti dalle strutture residenziali e sanitarie diventa infatti più semplice, gli operatori sono maggiormente supportati nella cura, si evitano dispersioni o ridondanze nelle informazioni e i pazienti si sentono più seguiti.

mySOLI: un canale diretto tra strutture sanitarie e famiglie e una community stretta attorno al paziente

L’app offre un canale diretto di dialogo protetto e a portata di smartphone o tablet, in cui scambiare messaggi e immagini, condividere informazioni sulle attività dell’ospite, consentire al paziente di sentire la vicinanza dei propri cari e alla struttura di velocizzare l’assistenza. Prevede una funzione “diario” in cui l’operatore della casa di riposo può annotare le attività, l’umore e i comportamenti dell’ospite, aggiornando i familiari senza bisogno di chiamare la struttura. Nello stesso ambiente, parenti, ospiti e operatori possono creare post, commentare, inviare messaggi testuali, audio e video, come una vera community. Le foto, i video e i messaggi vocali ricevuti dall’ospite vengono raccolti in una gallery di facile utilizzo da parte dell’anziano accompagnato dall’operatore. Inoltre, gli operatori hanno un canale di comunicazione diretta per inviare richieste sulle necessità pratiche dell’ospite. L’uso dell’app è intuitivo fin dal primo utilizzo, non richiede assistenza di operatori o installazioni di software specifici, e garantisce la privacy totale nel pieno rispetto delle disposizioni GDPR. 

Il supporto di Regione Lazio e il processo di co-creazione con enti di ricerca, strutture e terzo settore

L’iniziativa è stata in parte finanziata da Lazio Innova-Regione Lazio con l’utilizzo di fondi europei nell’ambito di un progetto più articolato che punta allo sviluppo di modelli innovativi di assistenza per una maggiore umanizzazione delle cure mediche. Lo sviluppo e il rilascio dell’app ha richiesto circa tre anni di lavoro, a partire da un’attività di analisi e assessment dei bisogni, con una Ricerca quali-quantitativa rivolta alle strutture residenziali di una regione campione rappresentativa del contesto nazionale (il Lazio). Il lavoro ha scattato una fotografia aggiornata delle condizioni degli utenti ricoverati, delle difficoltà dei loro familiari, delle prassi in uso e delle priorità, raccolte anche attraverso la voce di operatori del settore, associazioni, esperti,  in una logicadi co-creazione. In questo percorso, coordinato da kapusons, sono stati coinvolti anche una serie di partner di eccellenza tra cui INRCA-Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anziani, l’agenzia di informazione sociale Redattore Sociale e l’Istituto per la ricerca economica e sociale Fondazione Di Vittorio. 

Ricerca sociale e tecnologia al servizio dei bisogni e partnership di eccellenza per la diffusione territoriale

L’intuizione di sviluppare mySOLI è nata poco prima dell’emergenza Covid e dall’esperienza personale di alcuni membri del nostro team che vivono lontano dalle loro famiglie e non hanno l’opportunità di visitare con frequenza i loro nonni che vivono in strutture di cura dichiara Ugo Esposito, CEO di kapusonsCi siamo quindi voluti sfidare sul terreno dell’incontro tra comunicazione e impatto sociale a partire da un nostro specifico punto di vista che attribuisce un ruolo centrale all’attività di ricerca sociale per ascoltare e rispondere ai bisogni per poi utilizzare le nostre competenze tecnologiche a servizio di queste esigenze. Proseguiremo su questa strada, adattando ad esempio l’app alle esigenze di case di cura, presidi ospedalieri, centri di riabilitazione e cliniche di lungo degenza offrendo anche un affiancamento in comunicazione, ove necessario, per l’implementazione del sistema mySOLI presso i loro utenti. L’idea è anche quella di esplorare nuove aree come quella dell’accessibilità ai disabili, su cui già lavoriamo da anni sui temi dello sviluppo web, mentre sul breve avvieremo partnership di eccellenza con realtà della silver economy, della pubblica amministrazione e del privato da coinvolgere in un ampio progetto di diffusione dell’app su tutto il territorio nazionale con anche una rete di “silver angels” per gli aspetti di distribuzione commerciale. Su questo siamo aperti a chiunque sia qualificato e voglia collaborare con noi sposando le finalità sociali del progetto”.

Con mySOLI l’Italia premiata al Festival della Silver economy, settore in ascesa in tutto il mondo

mySOLI si è appena aggiudicata il prestigioso SilverEco & Aging Well Award 2022 alla quattordicesima edizione del Festival internazionale dedicato alla silver economy svoltosi a Cannes il 12 e 13 settembre e che ha selezionato le migliori best practice mondiali sul tema. L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno globale. L’Italia è seconda al mondo per longevità soltanto al Giappone, con più di 13 milioni di persone nella fascia di età over 65 e che in più vivono da sole (28,7 per cento). Per l’ISTAT gli over 65 rappresentano il 23,2% del totale della popolazione italiana,ma entro il 2050 saranno il 35%. Anche per queste ragioni, la cosiddetta “economia degli anni d’argento” rappresenta anche un settore di business destinato a un’ascesa potenziale nel prossimo periodo.

L’app è disponibile per tutte le strutture che ne faranno richiesta e che si fanno carico di un costo di attivazione calmierato una tantum per poi decidere se consentirne l’accesso agli utenti gratuitamente o con un canone di pochi euro. mySOLI è già in uso presso alcune strutture in provincia di Roma, tra cui la casa di cura Villa Romani, con benefici tangibili sotto il profilo dello snellimento dell’operatività quotidiana e del miglioramento delle relazioni con l’esterno, precedentemente realizzate quasi esclusivamente via telefono o visita diretta. L’azienda avvierà a breve la fase di sviluppo della rete di distribuzione, mentre più in prospettiva lavorerà per l’accessibilità dell’app anche per utenti con disabilità visiva e uditiva assoluta, valorizzando le sue competenze nel campo, già impegnate, per esempio, in un progetto sperimentale per ricreare alfabeti sensoriali per la fruizione dei film per non vedenti al posto delle audiodescrizioni.