In Europa sembra quasi tutto finito, ma in Italia ci troviamo ancora davanti a una strana forma di epidemia sociale burocratizzata, e alla nostrana guerra in Ucraina, che grazie ai soliti burocrati politicizzati sottrae molte risorse ai cittadini italiani. Mattei è un giurista italiano esperto e sa benissimo che abbiamo ancora davanti a noi le solite “dichiarazioni di emergenza incostituzionali, le stesse mistificazioni: soprattutto lo stesso terrore per il dissenso nazionale”. Karl Kraus scrisse che “una delle malattie più diffuse è la diagnosi”. E Ugo Mattei ha dichiarato (senza i soliti giri di parole all’italiana): “sono politicamente contro il green pass che non ho mai scaricato. Lo considero l’equivalente funzionale di una tessera di adesione a un “regime di dispotismo irrazionale”, perfino duale, che fa della sorveglianza la cifra del suo esistere”. Per capire meglio il mondo della medicina affaristica di oggi ricordo che il vincitore del premio Nobel per la Medicina del 1937 disse che “ogni scoperta consiste nel vedere ciò che tutti hanno visto e nel pensare ciò a cui nessuno ha mai pensato”. Non a caso il premio riguardava le ricerche sulla vitamina C, uno dei migliori “farmaci” naturali assieme alla vitamina D. Comunque in Italia bisogna sempre ricordare che “Nessun obbligo può essere imposto al di fuori di stretti limiti di costituzionalità, coerenti con il Codice di Norimberga e con le molte altre carte internazionali che, dopo gli orrori del nazismo, considerano un crimine contro l’umanità la sperimentazione di trattamenti sanitari senza il consenso dell’interessato”.
IL DIRITTO DI ESSERE CONTRO
Ugo Mattei
Piemme, Pag 240, 18 euro