È opinione comune che troppo zucchero faccia male.
Ma quanto è “troppo zucchero”? Siamo sicuri di saperlo davvero, o sottostimiamo ogni giorno il problema? Perché la quantità di zucchero aggiunto che possiamo tollerare in ogni cibo non è vicina allo zero. È zero.
Eppure, nella nostra dieta troviamo con grande abbondanza piattoni di pasta o riso raffinati, pane bianco, fette biscottate, cereali da colazione, creme spalmabili, cioccolati ordinari, polveri al cacao, focacce, brioches, biscotti, dolciumi, caramelle, chewing-gum, marmellate, gelati e succhi dolcificati di ogni genere e tipo.
Purtroppo, non esiste ancora una cultura diffusa che illustri i pericoli di un consumo smodato di zucchero all’interno della nostra alimentazione.
Nei circa 5 litri del nostro sangue nuotano suppergiù̀ 2-3 g di glucosio. Se mettiamo una bustina di zucchero nel caffè (6 g) a digiuno, in pochi minuti il livello di glucosio si alzerà̀ a valori altissimi (da 2 a 8 g, ovvero da 100 mg/dl a 350-400!) provocando una secrezione di insulina che comporterà̀ effetti pro-infiammatori e ingrassanti.
La domanda è una: perché́ non viene trasmessa consapevolezza nelle persone riguardo a questi effetti indesiderati? Se passiamo ad una bibita gassata dolcificata i grammi di zucchero che ingeriamo con una lattina non sono più̀ 6 ma 35! Avete idea della richiesta di insulina generata da una simile bevanda? Vi sembra normale che le istituzioni non facciano nulla per prevenire il problema?
Trovi l’articolo completo del dott. Luca Speciani sul numero 128 de L’altra medicina in edicola.