E se provassimo a coltivare germogli in casa? I germogli sono un’ottima fonte nutrizionale, i semi costano poco, e la produzione casalinga ci mette al riparo dai rischi delle coltivazioni intensive. C’è un metodo semplicissimo per farlo. Potremmo iniziare con i germogli di erba medica (alfalfa), sono anche ricchi di proteine di ottima qualità, riducono il colesterolo e agiscono in contrasto ai dolori reumatici. Vediamo come coltivarli: – Prendi un barattolo di vetro, metti i semi in ammollo in acqua tiepida (l’acqua deve essere pari al doppio della quantità di semi). Non mettere il coperchio ma fissa con un elastico un pezzo di tulle, perché lascia passare l’aria – Lascia in ammollo per 10 ore – Svuota l’acqua, e fai alcuni risciacqui. Al termine togli tutta l’acqua. – Tieni il barattolo con i semi umidi nella semi-oscurità, in un luogo ventilato, per 3 giorni, e in seguito per 1 o 2 giorni esponilo alla luce indiretta del sole. – Durante il periodo di germogliazione, bagnali con acqua tiepida per una o due volte al giorno: al termine di ogni sciacquo elimina l’acqua tenendo il barattolo inclinato quanto basta. E’ importante eliminare l’acqua per evitare la crescita di muffe. – Quando i germogli hanno raggiunto la lunghezza di 3-5 centimetri è il momento del raccolto. Appena spunta la prima fogliolina verde, i germogli di alfalfa sono al massimo del loro potere nutritivo. – Elimina i tegumenti dei semi mettendo i germogli in un recipiente e muovendoli delicatamente con le mani. – Asciugali in una centrifuga per insalate e sono pronti per il consumo. Si possono anche conservare in frigorifero per alcuni giorni in un barattolo asciutto di vetro. In alternativa si possono acquistare gli appositi “germogliatori”.
Per informazioni più approfondite sui semi adatti, sui metodi di coltivazione e sulle ricette a base di germogli vi consigliamo il libro: “Il gusto della gioia” di Zoé Matthews (Ananda Edizioni)