L’autostima è la percezione che una persona ha del proprio valore. Influisce sul modo in cui si affrontano le sfide, si vivono le relazioni e si prendono decisioni quotidiane. Una buona autostima si traduce in fiducia nelle proprie capacità e nel riconoscimento del proprio diritto a essere rispettati, mentre un’autostima fragile porta spesso a dubbi continui, senso di inadeguatezza e tendenza a delegittimare i propri bisogni.
L’autostima non è una caratteristica immutabile, ma può variare nel corso del tempo in base alle esperienze personali, ai cambiamenti nelle relazioni e al modo in cui si interpreta ciò che accade nella vita di tutti i giorni.
In collaborazione con Serenis
Come si forma l’autostima
Il processo di costruzione dell’autostima comincia nei primi anni di vita, attraverso il rapporto con figure significative come genitori, insegnanti e adulti di riferimento. Bambini che ricevono sostegno, ascolto e riconoscimento sviluppano più facilmente un senso di fiducia in sé stessi, mentre chi cresce in un ambiente critico o poco accogliente può interiorizzare l’idea di non essere abbastanza.
Durante l’adolescenza, il confronto con i coetanei gioca un ruolo centrale: sentirsi accettati e valorizzati favorisce la costruzione di un’identità positiva, mentre l’esclusione o la derisione possono minare profondamente l’autostima. Anche l’esperienza scolastica incide in modo diretto: successi e fallimenti contribuiscono a rafforzare o a indebolire l’immagine di sé, in base a come vengono vissuti e interpretati.
Segnali di una bassa autostima
Una bassa autostima si manifesta attraverso atteggiamenti e comportamenti che, pur essendo diversi da persona a persona, mostrano spesso elementi ricorrenti. Tra questi, la difficoltà nel prendere decisioni per paura di sbagliare, la tendenza a giudicarsi in modo eccessivamente severo anche in situazioni marginali, e un timore costante di non essere all’altezza delle aspettative altrui.
Altri segnali frequenti includono la dipendenza dal giudizio esterno per sentirsi validi e la rinuncia ad affrontare nuove sfide per timore del fallimento. Questi elementi, se trascurati, possono diventare ostacoli importanti nel percorso di crescita personale e nella qualità delle relazioni.
Strategie per rafforzare l’autostima
Migliorare l’autostima è possibile e non richiede cambiamenti radicali, ma piuttosto un lavoro costante su pensieri, abitudini e relazioni. Alcune strategie efficaci includono:
Valorizzare i propri successi, anche i più semplici
Riconoscere ciò che si è fatto bene, anche nelle piccole cose quotidiane, contribuisce a costruire una percezione più equilibrata e positiva di sé. Annotare ogni giorno un gesto riuscito o una scelta utile può aiutare a rafforzare l’immagine interna che si ha di sé.
Accettare gli errori come parte del percorso
Sbagliare non è sinonimo di fallimento personale, ma un passaggio naturale in qualsiasi processo di apprendimento. Evitare l’autocolpevolizzazione e cercare di comprendere il senso dell’esperienza rende più forte e flessibile il senso del proprio valore.
Evitare confronti costanti con gli altri
Il confronto continuo con il percorso e i risultati altrui tende a generare insicurezza e frustrazione. Ogni persona ha un ritmo diverso e obiettivi propri: focalizzarsi su ciò che è importante per sé riduce la dipendenza da modelli esterni.
Scegliere relazioni che nutrono e rispettano
Le relazioni influenzano direttamente l’autostima. È utile frequentare persone che sanno ascoltare, incoraggiare e valorizzare, evitando quelle che sminuiscono o esercitano un’influenza negativa e giudicante.
Adottare un dialogo interno più gentile
Le parole con cui una persona si rivolge a sé stessa hanno un impatto reale sul proprio benessere. Frasi come “non ne sono capace”, che possono generare frustrazione e stress, possono essere sostituite con espressioni più costruttive come “posso migliorare” o “sto facendo progressi”, generando un cambiamento significativo nella percezione di sé.
Attività utili per migliorare l’autostima
Integrare alcune semplici pratiche nella routine quotidiana può aiutare a rafforzare progressivamente l’autostima. Tra le più efficaci:
Tenere un diario personale per annotare pensieri, emozioni e piccole conquiste.
Elencare i propri punti di forza e rileggerli nei momenti di insicurezza.
Porsi obiettivi realistici e misurabili, che possano essere raggiunti senza eccessiva pressione.
Coltivare attività piacevoli che stimolino la creatività e il senso di realizzazione.
Autostima e psicoterapia
Quando l’autostima è molto bassa e tende a influenzare negativamente la qualità della vita, può essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico. La psicoterapia offre uno spazio sicuro in cui esplorare le origini delle insicurezze, comprendere i meccanismi che le alimentano e sviluppare strumenti per modificarli in modo concreto.
Un supporto psicologico, anche con uno psicologo online, può aiutare a riconoscere le convinzioni limitanti apprese nel tempo, favorendo un cambiamento profondo nel modo in cui una persona si vede e si valuta. L’obiettivo non è “sentirsi sempre forti”, ma sviluppare una relazione più equilibrata e rispettosa con sé stessi, basata sull’accettazione e sulla possibilità di crescita.