Sempre più persone soffrono di disbiosi, una patologia spesso sottovalutata e non completamente curabile con i farmaci tradizionali. I sintomi e disturbi più comuni sono gonfiore addominale, alitosi, difficoltà digestive, acidità di stomaco e squilibrio della flora batterica intestinale. Si stima che oggi in Italia ne soffra più del 70% della popolazione.
La disbiosi intestinale è l’insieme di sintomi e disturbi funzionali gastroenterici che possono evolvere, coinvolgendo anche organi e apparati distanti dal colon. La flora batterica intestinale “buona” viene distrutta e progressivamente sostituita da batteri “cattivi” (funghi, muffe, candida, etc.). Questi ultimi sopravvivono in assenza di ossigeno e producono sostanze tossiche che, una volta riassorbite dai capillari, avvelenano l’intero organismo.
Per imparare a prevenire questa patologia così diffusa, il professor Marianno Franzini – direttore della clinica Comunian di Gorle, in provincia di Bergamo, docente presso l’Università degli Studi di Pavia e membro del SIOOT Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia -, cura da oltre trent’anni questa patologia con l’acqua ozonizzata.
“L’ozono è la molecola triatomica dell’ossigeno, da oltre vent’anni utilizzata con successo in medicina. L’acqua addizionata con ozono è ricchissima di ossigeno (il 200% in più rispetto all’acqua comune). Sono sufficienti da alcuni secondi a 1 minuto di contatto dell’ozono con l’acqua per debellare virus e batteri. L’ozono dopo pochi minuti di contatto si trasforma totalmente in ossigeno, producendo un arricchimento dell’ossigeno in acqua”, dice il prof. Franzini.
Benefici dell’acqua ozonizzata
I benefici dell’acqua ozonizzata sono molteplici: dall’idratazione a una migliore digestione e benessere intestinale, dalla cura del mal di testa a una maggiore luminosità della pelle, senza dimenticare la sua utilità per cucinare o lavare la frutta e la verdura. L’acqua ozonizzata aiuta a prevenire le disbiosi intestinali e i disturbi legati a intolleranze alimentari e gastriti. Inoltre aumenta la resistenza allo sforzo durante una performance sportiva e migliora il funzionamento del metabolismo, offrendo maggiori possibilità di perdere peso. L’uso regolare di acqua ozonizzata aumenta le difese immunitarie contro la maggioranza delle malattie: la sua efficacia si realizza bevendo da due a quattro bicchieri al giorno.
“Rispetto all’acqua del rubinetto che presenta solo 6 cluster, l’acqua ozonizzata ne ha circa 21 e per questo è più facilmente assimilabile dall’intestino.” spiega il prof. Franzini. “Inoltre nell’acqua del rubinetto, anche se controllata di frequente, sono ammesse minime concentrazioni di arsenico, ammoniaca, cromo, pesticidi, fertilizzanti chimici e molte altre sostanze che bene non fanno. L’acqua del rubinetto è clorata nel tentativo, spesso vano, di eliminare i batteri, ma ciò non ha alcun effetto sui virus e sugli altri inquinanti”.
Anche l’acqua minerale ha le sue criticità: viene estratta dalle falde acquifere, che potrebbero essere inquinate, in maggiore o minore misura. Le sorgenti di acqua minerale ricevono acqua dalla pioggia, che non può seguire un percorso preferenziale per evitare l’inquinamento dei fiumi e del terreno. Dunque anche nelle bottiglie di acqua minerale si possono trovare elementi fortemente indesiderati, problema spesso aggravato dalle condizioni di stoccaggio.