Eccoci arrivati al sesto e ultimo tipo costituzionale del sistema Rimodrena: il glicine. Il glicine è un individuo dalla struttura equilibrata, normoestrogenica (se donna), con una struttura vagamente a clessidra, che distribuisce il sovrappeso in modo omogeneo su tutti i vari distretti corporei. Si potrebbe definire come un grasso “sano”, con alcuni punti in comune con la descrizione del tipo “mesomorfo” di Sheldon.
Caratteristiche fisiche
Il glicine presenta una marcata (o comunque visibile) differenza vita-fianchi; una caratteristica, questa, tra le più sensuali nel mondo femminile. I volumi del glicine sono equilibrati, anche quando errate abitudini o stili di vita hanno lasciato depositare su fianchi, addome e braccia una certa quantità di depositi adiposi. Con la sua vita sempre visibile, la donna glicine resta sexy sia in sovrappeso che in sottopeso, mentre l’uomo glicine ha spalle grosse e una differenza spalle/vita piuttosto marcata, tanto che alcuni lo definiscono “triangolo rovesciato”.
Caratteristiche psichiche
Il glicine potrebbe sembrare una figura molto equilibrata, ma questo non è detto. Questo tipo costituzionale incarna una piena realizzazione della dotazione di ormoni sessuali sia maschili sia femminili. Il glicine è dunque più “bello” e armonico rispetto ad altri tipi costituzionali (arancia, sedano, ananas, cocomero), ma paga questa sua abbondanza di ormoni “giusti” con una discreta aggressività competitiva e con una propensione sessuale non indifferente. Queste caratteristiche possono essere attenuate da un’estrema magrezza o da un’estremo sovrappeso, i cui effetti ormonali possono nascondere le caratteristiche tipiche di questa costituzione.
Caratteristiche metaboliche
Da un punto di vista ormonale e metabolico il glicine è il migliore tra i tipi costituzionali descritti. Non ha infatti l’ipercortisolismo del cocomero, l’iperestrogenismo localizzato dell’avocado, la resistenza leptinica dell’arancia o gli squilibri glicemici dell’ananas.
Spesso però si trova in sovrappeso a causa di due fattori concomitanti: sedentarietà e iperalimentazione. Su questi serve lavorare per innescare una reazione positiva: e la buona notizia è che il glicine risponde molto bene ai trattamenti dimagranti equilibrati, senza alcun bisogno di regole estreme o di stimoli forti.
Una fitoterapia per il glicine
L’intervento fitoterapico sarà quindi per il glicine semplicemente uno stimolo al risveglio di un metabolismo un po’ addormentato in un individuo molto ben predisposto al dimagrimento.
Tra i fitoterapici che possono dare beneficio vi sono gli stimolanti e adattogeni generici come la Rhodiola, la radice di ginseng, la Garcinia e l’alga di mare Fucus vesiculosus. Utili sono anche gli estratti preziosi per una buona e veloce digestione come la papaya (Carica papaya), l’olio di Melaleuca (tea tree), e le radici di curcuma (Curcuma longa) e di zenzero (Zingiber officinalis).
Come fermenti sarà utile un adeguato mix riequilibrante di bifidobatteri e di lattobacilli con funzioni di mantenimento di un microbiota sano. Tra i lattobacilli: Lactobacillus acidophilus, L. rhamnosus e L. paracasei. Tra i bifidobatteri, il Bifidobacterium lactis.
Per il massaggio connettivale: su una base di olio di mandorla, sarà utilizzato un mix di olio di betulla (Betula alba, drenante e tonificante) e di enotera (Oenothera biennis) dall’effetto riequilibrante sulla pelle, antiossidante e antiaging, con anche un leggero effetto di stimolazione sessuale.
Tratto da un articolo del dottor Luca Speciani e della dottoressa Lyda Bottino sul numero 96 de L’Altra Medicina (giugno 2020), acquistabile in edicola e online.