Sono incoraggianti i risultati di una ricerca condotta presso la facoltà di medicina dell’università di San Paolo: la tecnica giapponese dello shiatsu riduce i dolori causati dalla fibromialgia, migliora la qualità del sonno e regala una sensazione di benessere generalizzato. Segnali importanti, considerando le tante persone in Italia che soffrono di sindrome fibromialgica, una forma comune di dolore muscolo-scheletrico diffuso e di affaticamento.
Lo studio ha coinvolto 34 pazienti con fibromialgia, suddivisi in due gruppi: 17 soggetti hanno ricevuto 16 sessioni di shiatsu di 50 minuti l’una, 17 hanno seguito un percorso educativo finalizzato al miglioramento degli stili di vita e un programma di esercizi di allungamento e rafforzamento muscolari. Dopo otto settimane, i due gruppi sono stati invitati a compilare un questionario relativo alla presenza di dolori, qualità del sonno, senso di ansietà e di equilibrio, qualità di vita in generale.
Ebbene, al termine dello studio il 29 per cento dei pazienti sottoposti a sessioni di shiatsu ha riferito che la fibomialgia continuava ad avere un forte impatto nella loro vita di tutti i giorni (prima che iniziasse lo studio la percentuale toccava il 70 per cento). Nel gruppo di controllo, le due percentuali sono risultate quasi uguali (64 per cento prima dello studio, 59 per cento dopo otto settimane). Anche sulla qualità del sonno e della vita in generale, i dati finali confermano l’efficacia dello shiatsu: se prima di iniziare le sessioni di shiatsu il 94 per cento dei pazienti accusava dolori durante la notte, questa percentuale è scesa al 54 per cento dopo le otto settimane, con ripercussioni positive sulla qualità di vita in generale.