Con il ritorno ai viaggi e alla vita attiva è importante sostenere la salute del nostro organismo, in particolare quella dell’intestino. Il consiglio: iniziare l’assunzione di probiotici due settimane prima di partire per prevenire le alterazioni della flora batterica e poi portarli con sé per contrastare i disturbi intestinali dovuti al cambio di alimentazione, clima e abitudini.
Gel igienizzante, spray anti-insetti, protezione solare, i nostri farmaci abituali. Senza dimenticare probiotici di qualità, dal dosaggio elevato di batteri vivi e vitali appartenenti a specifici ceppi benefici (come Lactobacillus acidophilus e Bifidobacterium lactis). È ciò che non dovrebbe mancare in valigia se vogliamo garantirci vacanze serene. I probiotici, in particolare, si rivelano preziosi quando si verificano disturbi del transito intestinale: un fastidio molto frequente quando si cambiano abitudini, cibi e stili di vita, cosa che succede regolarmente quando si viaggia e a maggior ragione quest’anno, dopo un periodo di stallo durato molti mesi.
“L’equilibrio della flora batterica intestinale è fondamentale per il benessere dell’organismo – spiega Maurizio Salamone, direttore scientifico di Metagenics Academy –. I cambi di abitudini alimentari e di clima, uniti alle tensioni emotive causate dai viaggi, possono portare ad alterazioni di questo delicato sistema. E questo accade sempre, non solo quando si visitano luoghi esotici. Possiamo aiutare il nostro organismo proprio con i probiotici, cioè batteri benefici che arrivano vivi nell’intestino e contrastano i disturbi gastrointestinali“.
Il consiglio è di metterli in valigia per prepararsi a contrastare eventuali disturbi acuti e programmare un’integrazione a base di probiotici già prima di partire per le vacanze, come prevenzione, per due settimane in modo da rinforzare la salute gastrointestinale e partire con una flora batterica equilibrata. Occorre ricordare, inoltre, che i probiotici possono avere un ruolo molto importante nel contrastare gli effetti indesiderati delle terapie antibiotiche: eventualità, questa, da non scartare quando si è in vacanza, perché, ricorda sempre Salamone, “In estate siamo molto più esposti alle infezioni alimentari, dato che le contaminazioni batteriche sono più frequenti quando il clima è caldo-umido e si consumano molti pasti all’aperto“. Le terapie antibiotiche necessarie in questi casi hanno spesso, come fastidioso corollario, i disturbi intestinali ed è qui che entrano in gioco, ancora una volta, i probiotici. “Studi scientifici – spiega il direttore scientifico di Metagenics Academy – dimostrano che l’assunzione di probiotici specifici (miscela HOWARU®) in combinazione con Saccharomyces boulardii, dall’inizio del trattamento antibiotico e fino a due settimane dopo la sua conclusione, porta a una normalizzazione del transito intestinale“.
Nell’assicurarsi una vacanza senza fastidi di natura intestinale, anche se quest’anno probabilmente non si frequenteranno destinazioni esotiche, vanno poi applicate le consuete attenzioni: ricordare di bere molto, ma solo acqua in bottiglia o purificata, e utilizzarla anche per lavare frutta e verdura; evitare il consumo di cibi crudi o che sono stati esposti a lungo all’aria; e infine mantenere la sana abitudine di lavare le mani bene e spesso, soprattutto prima di consumare del cibo.