Lo sbiancamento (dental bleaching o tooth whitening) è un trattamento che consiste nello schiarire il colore dei denti per migliorare l’aspetto esteriore del paziente e ringiovanirne il sorriso.
E’ una pratica che fa parte dell’odontoiatria cosmetica, che presuppone il precedente raggiungimento di uno stato salute totale sia dei denti che delle gengive. In altre parole non stiamo parlando di una terapia che si può applicare a denti o tessuti che presentano una patologia, meno che meno al fine di risolverla.
La bocca è la nostra porta sul mondo e il sorriso è il primo contatto con gli altri, è il nostro biglietto da visita. E’ di primaria importanza quindi innanzi tutto avere una bocca sana, i denti puliti e le gengive non infiammate, presupposto per il mantenimento di un corretto stato di salute generale (ricordo in ottica di segnale come l’infiammazione del cavo orale allarma tutto il sistema immunitario, e che il microbiota della bocca è in grado di infettare organi a distanza).
Fatta questa necessaria premessa perché non concedersi, una volta curate le eventuali patologie, un trattamento estetico volto a migliorare la propria immagine? La consapevolezza di avere un aspetto più gradevole rafforza il proprio senso di sicurezza e di realizzazione sociale, quindi ben venga l’utilizzo di questa pratica, perché un bel sorriso può cambiare la vita di una persona!
Innanzitutto è fondamentale rivolgersi al dentista che deve effettuare una visita medica e capire la causa dell’alterazione cromatica.
Il professionista nel momento della visita stabilisce qual è il prodotto adatto e confeziona una mascherina individuale per l’applicazione domiciliare del prodotto stesso. I tempi di applicazione sono legati al prodotto ed alla necessità, sono quindi individuali e stabiliti dal professionista.
Per completezza di informazione segnaliamo che esistono tecniche di sbiancamento domiciliari con mascherine universali, che seguono le stesse regole del trattamento con mascherine individuali: sono più economiche ma meno efficaci perché il materiale utilizzato ha una concentrazione inferiore di principio attivo, dal momento che la mascherina non è così precisa come quella individuale.
Esiste inoltre un altro tipo di sbiancamento, che è quello cosiddetto professionale. Questo tipo di trattamento può essere eseguito solamente da personale specializzato e si avvale di prodotti con concentrazioni più elevate, eventualmente fotoattivati, che consentono di raggiungere il risultato anche in un’unica seduta.
Molto spesso la combinazione della metodica professionale con un trattamento breve domiciliare permette di raggiungere risultati soddisfacenti e stabili nel tempo.
Lo sbiancamento danneggia i denti?L’evidenza scientifica dimostra che gli agenti sbiancanti, se utilizzati con professionalità, non provocano danni o cambiamenti morfologici o strutturali allo smalto dei denti.
Trovi l’articolo completo del dott. Massimo Rossi sul numero 110 de L’altra medicina.