Il 12 settembre è una data importante per la salvaguardia dell’ambiente: è la giornata internazionale contro i sacchetti di plastica. Istituita nel 2009 da MSC – The Marine Conservation Society, una società inglese no profit dedicata alla conservazione dell’ecosistema marino, la giornata vuole sensibilizzare sull’utilizzo di materiale plastico.
L’Europa è il secondo produttore al mondo di plastica dopo la Cina, ed è ancora troppo elevato il dato sulla plastica dispersa in natura: 100 milioni di tonnellate, di cui tra le 10 e le 20 finiscono negli oceani. Il divieto dei sacchetti non biodegradabili, la messa al bando dei cotton fioc, delle posate, dei piatti e dei bicchieri – oltre alle cannucce – monouso, è un inizio ma purtroppo non è ancora sufficiente.
In Italia, l’introduzione di sacchetti riutilizzabili ha prodotto una riduzione del 55% di quelli usa e getta, ma la strada è ancora lunga. Legambiente ha recentemente ricordato che nel 2017 sono stati eliminati 4 shopper su 5 non ecologici, ma i rifiuti, anche quelli che si trovano nelle spiagge e nei mari, per la maggior parte dei casi sono di plastica. Il nostro Paese, già leader del consumo pro capite annuo di bottiglie di plastica, usa ancora tra i nove e i dieci miliardi di sacchetti di plastica l’anno, circa 150 a testa.
Il 12 settembre ricorda a tutti noi che un mondo senza sacchetti di plastica mono-uso è possibile, vantaggioso e necessario.