E’ appena arrivata la conferma che il punto P6 (Neiguan, Nei Kuan), sul polso, è efficace per ridurre la nausea. In questo caso sui pazienti emicranici. La nausea è spesso un disturbo che affligge queste persone. Tuttavia, l’effetto non è limitato all’emicrania. Il punto P6 può contare su una vasta letteratura a sostegno della sua capacità di contrastare casi di nausea e vomito, come avviene dopo un’operazione chirurgica. Il punto P6 si trova sul polso, come nell’immagine: si trova sul tendine che vedete al centro del polso quando fate il pugno. Si situa sul Meridiano del Pericardio. Nel nuovo studio…
Autore: Redazione
In India si chiama Brahmi, da noi Bacopa monnieri. Entra nel sistema medico ayurvedico ma ora è oggetto di intense ricerche in Occidente. L’ultima conferma arriva dall’Australia, e risale allo scorso 21 giugno. Gli sperimentatori hanno visto che la somministrazione dell’estratto determina, dopo 1 o 2 ore, un miglioramento della funzione cognitiva (tra cui la memoria, capacità di apprendimento, velocità di elaborazione delle informazioni). Si parla di effetto nootropo (dal greco “nous”, mente e “tropos”, ovvero “nel modo di” o “diretto a”). Si è osservato anche un effetto positivo sull’umore e una riduzione degli ormoni dello stress. Proprio in Australia…
E’ quanto propone la medicina macrobiotica per i problemi della pelle. Oppure cenere di legna e…cipolla. La macrobiotica non è solo uno stile alimentare ma una medicina vera e propria. I fondatori (i giapponesi George Oshawa e il suo discepolo Mikio Kushi) avevano interpellato alcuni vecchi maestri della loro nazione, mentre era in atto la colonizzazione occidentale: non volevano perdere la loro tradizione. Quella medicina curava ricercando l’equilibrio tra Yin e Yang. Molte malattie della pelle, secondo questa scuola, sono dovute ad un eccesso di Yin, che è espansivo, e porta le tossine dall’interno all’esterno, cioè sulla pelle. In seguito…
«Il vino non è altro che cibo. Se usato in modo sbagliato conduce alla malattia, se usato nel modo giusto è come ambrosia». (Caraka Samhita) Sui testi fondanti dell’Ayurveda, e in particolare il Caraka Samhita, il vino (madya) è presentato come la bevanda che produce ebbrezza (mada), e si considera un sostituto del Soma, la bevanda degli immortali. Non esiste un divieto al consumo, anzi, seguendo alcune regole il vino «nutre e rafforza, stimola l’appetito, rimuove la tristezza, la paura e la fatica, fa dormire gli insonni e risveglia i dormiglioni…». Se impiegato in modo corretto «è un elisir».…
Ecco, purtroppo, un classico estivo: le persone predisposte soffrono con maggiore frequenza di pressione bassa. Alcuni oli essenziali possono aiutare. Il rimedio d’elezione è l’olio essenziale di menta piperita: si mettono 2 gocce in un cucchiaino di malto al mattino e a mezzogiorno dopo pranzo. Oppure, quando l’ipotensione si fa sentire con giramenti di testa, palpitazioni e stanchezza, si può mettere una goccia sulla parte interna dei polsi respirando profondamente. E’ uno stimolante nervoso, e per questo motivo è meglio evitare l’assunzione a tarda sera, prima di andare a letto. Teniamo conto, poi, che l’olio essenziale di menta piperita è…
C’è chi li adora (soprattutto noi italiani), chi li teme dispiacendosene e chi li rifiuta in blocco come accade con certe diete iper-proteiche di grande e incomprensibile successo. In realtà, come sempre, “est modus in rebus”. Dove sta il problema? Nel fatto che i carboidrati nel nostro organismo vengono scomposti in zuccheri (li chiamano “monosaccaridi”: glucosio, fruttosio, galattosio) e gli zuccheri in eccesso aprono la strada al diabete, alle malattie cardiovascolari e persino ad alcuni tumori. I rischi per la salute, tuttavia, riguardano anche il consumo di carne e derivati del latte, e in misura nettamente maggiore. Quindi? Due regole…
Quella polverina arancione ha delle proprietà sorprendenti. Vediamo l’ultima novità. Solo negli ultimi mesi sono state pubblicate decine di lavori sulla Curcuma. Intanto che cos’è? Si tratta della Curcuma longa (haldi in India), una pianta che mettiamo nei cibi, anche usando il curry, ma che in paesi come l’India è considerata a tutti gli effetti una medicina, soprattutto in Ayurveda. La proposta è di usare la curcuma come pasta per la salute dei denti (senza alcol). Le gengiviti, i sanguinamenti alle gengive, le infiammazioni ai denti….si tratta di infezioni, come tante altre. La curcuma funziona, si riduce l’assalto dei batteri…
Può capitare all’inizio dell’estate di sentirci pesanti, in sovrappeso, gonfi. Questi segni in Ayurveda sono spesso attribuiti ad un eccesso di energia Kapha: come risolverli? Innanzitutto con la dieta. Una buona guida per scegliere i cibi è il loro gusto (rasa). Nel gusto sono racchiuse le loro proprietà in relazione ai dosha. E’ opportuno quindi sapere che, secondo l’Ayurveda, 3 gusti alleggeriscono Kapha e sono quindi adeguati in queste situazioni: si tratta dei gusti piccante, amaro e astringente. Quali cibi sono portatori di questi gusti? Il piccante lo ricaviamo soprattutto dalle spezie e dalle erbe aromatiche; l’amaro in alcune verdure,…
Il cuore, il cervello, l’embrione. Anche quest’anno Michael Shea ha presenziato a un incontro organizzato per i soci dell’Associazione CranioSacrale Italia (ACSI), durante il quale ha condiviso gli aspetti salienti delle sue ricerche in questo territorio di assoluta avanguardia. Ascoltare il cuore cambia il cervello, soprattutto quando l’ascolto si riferisce a diversi strati dei campi metabolici che lo formano. “Il sistema cardiovascolare”, ha spiegato Shea, “supporta il nostro senso di interezza, il nostro senso di essere un tutto. Portare attenzione a questo cambia le funzioni cerebrali e, in particolare, il modo in cui vengono processate le emozioni. Percepire i…
Per molti si avvicinano gli esami. Occorre recuperare lucidità mentale e capacità mnemoniche: un’opzione è lo Hatha yoga. Ora è ribadito dai ricercatori dell’università del’Illinois. Venti minuti di pratica permettono di migliorare la memoria e i risultati ai test cognitivi. Meglio di quanto accade con l’esercizio aerobico. Ecco il resoconto di Neha Gothe che ha condotto l’indagine: «Seguendo lo yoga i partecipanti riuscivano a focalizzarsi meglio sulle loro risorse mentali, di processare le informazioni in modo più rapido e accurato, e anche di imparare e utilizzare efficacemente pezzi di informazioni». Quello che serve quando ci si siede davanti all’esaminatore. L’intervento…