Autore: Redazione

Vediamo la risposta della dott.ssa Lyda Bottino ad un nostro lettore. “I semi oleosi in genere non hanno alcuna controindicazione nei confronti della tiroidite di Hashimoto, né in caso di disbiosi. Anzi, in caso di ipotiroidismo alcuni semi, come le noci del Brasile ricche di selenio, sono addirittura in grado di facilitare la trasformazione del T4 in T3 (l’ormone tiroideo attivo), agevolando il lavoro dell’enzima deiodinasi. Anche nelle disbiosi la presenza della preziosa fibra insolubile (abbondante nei semi oleosi) contribuisce a favorire lo sviluppo di una flora microbica intestinale più sana. Se dovesse mai soffrire di una food sensitivity nei…

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É in edicola il numero di dicembre-gennaio 2023 de L’Altra Medicina Magazine. In questo numero parliamo di: RUBRICHE La stanza di Luca Speciani Scelti per voi – Dal mondo delle aziende Agenda corsi Libri Lettere al Direttore Corsi e formazione – Tutti dietro al banco! MEDICINA Speciale corpo/mente – O è psicosomatica o non è medicina Speciale corpo/mente – L’epigenetica relazionale risveglio e cambiamento Speciale corpo/mente – La connessione corpo/mente tocca ogni patologia Speciale corpo/mente – Effetto gregge Speciale corpo/mente – Il disturbo affettivo stagionale Speciale corpo/mente – Le molte facce della salute in campagna Ortopedia di segnale – La salute…

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Un’alimentazione sana in gravidanza riduce le complicanze sia durante la gestazione sia durante il parto. Ma cosa mangiare? E poi… Come e quando iniziare lo svezzamento? Quali cibi possiamo dare ai nostri figli nei primi 2 anni di età? Quale dieta seguire? C’è correlazione tra alimentazione onnivora e la comparsa di malattie nei neonati, nei bambini e negli adulti? Trovi tutte le risposte a queste domande nel libro: “I primi 1000 giorni. Manuale di alimentazione naturale e fisiologica. Dal concepimento ai due anni”. Copertina flessibile  / Formato Kindle  In quest’opera, Luciano Proietti, pediatra e Sabina Bietolini, nutrizionista, con i contributi…

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Il cocco è un frutto davvero multiuso in cucina, è un frutto molto versatile, ha un sapore speciale e inconfondibile, in grado di creare o arricchire tantissimi piatti. Dal cocco si ottengono diversi prodotti che possiamo trovare in commercio e utilizzare nelle nostre ricette. Vediamo i principali: -cocco rapé. È semplicemente polpa di cocco grattugiata molto utile per decorare o insaporire dolci. Si trova facilmente in tutti i supermercati. -Farina di cocco. La farina è ottenuta dalla polpa di cocco disidratata, grattugiata e poi raffinata. Si può utilizzare da sola o in mix con altre farine per preparare dolci. È…

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La sindrome long Covid consiste in un insieme di sintomatologie legate all’infezione da Coronavirus, che persiste nella persona anche dopo la negativizzazione. Parliamo di disturbi quali mancanza di respiro, dolori muscolari, ansia, fatica e spossatezza, depressione, problemi di memoria, fatica a concentrarsi, disturbi del sonno, perdita di gusto e olfatto e tosse persistente. Per capire come contrastare questo quadro clinico, L’altra medicina ha intervistato il Dott. Amato De Monte, già Direttore del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Udine, rappresentante regionale del Friuli Venezia Giulia della Nuova FIO (Federazione Italiana di Ossigeno-Ozono) e che pratica l’ossigeno-ozono terapia fin dal…

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L’approccio clinico della medicina contemporanea (anche detta basata sulle evidenze) è sempre prettamente sintomatico, infatti negli ultimi 50 anni si è persa completamente la capacità di usare la scienza semeiotica (capacità di leggere i segni della malattia sul corpo del paziente, attraverso l’osservazione, ma anche l’ascultazione, il tatto etc.) a favore di una diagnostica strumentale sempre più tecnologica, approfondita e dettagliata. Questo approccio, ritenuto più moderno e adeguato ai tempi, sfocia quasi sempre in terapie che si focalizzano solo sull’organo evidentemente interessato dal sintomo o sul sintomo stesso, senza il pur minimo tentativo di visione sistemica o dinamica, seppure da…

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Per dimostrare la pericolosità del cibo industriale per la nostra salute, basta guardare le conclusioni inequivocabili di uno studio molto importante e recentissimo (2018), di cui tanti giornali hanno parlato. Si tratta dello studio dell’INSERM (Istituto nazionale francese della Salute e della ricerca medica) pubblicato sulla prestigiosa rivista medica British Medical Journal. Questa ricerca, di un’ampiezza assolutamente incredibile, condotta su 105.159 persone a partire dal 2009, dimostra che un aumento del 10 per cento del consumo di cibo industriale contenente vari additivi alimentari (cibo definito ipertrasformato) aumenta del 12 per cento il rischio di contrarre un tumore. Il problema principale,…

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Si chiamano “prebiotici” quegli alimenti (o quelle componenti di alimenti) in grado di favorire lo sviluppo di microrganismi simili a quelli che il nostro intestino ha ospitato, in natura, per due milioni di anni. Questo significa avere un intestino microbicamente sano. Quali sono i prebiotici che maggiormente favoriscono una flora microbica utile? Gli studi finora disponibili parlano di inulina, di fruttoligosaccaridi (FOS), cioè sostanze da noi poco o nulla digeribili, ma estremamente appetite proprio dalla flora microbica a noi più utile, in grado di produrre molecole segnale (come l’acido butirrico) che a loro volta si comportano come prebiotici nei confronti…

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Non esiste dieta che non comprenda il Basmati, pare essere la panacea di tutti mali, soprattutto per chi ha infiammazione intestinale. Sulla carta (leggete bene, perché questo non significa che il prodotto che acquistate abbia le stesse caratteristiche), da crudo ha pochi grassi, un basso indice glicemico, scarso contenuto di amidi e il chicco raddoppia in lunghezza con la cottura. Ho specificato da crudo perché nonostante la Legge 1169/2011 indichi che i valori nutrizionali debbano riferirsi all’alimento “pronto all’uso”, ovvero mangiato, in Italia in molti hanno interpretato “pronto per essere cucinato”. La cottura comporta un aumento degli zuccheri ed un…

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L’importanza del riposo notturno e le problematiche che possono minare la qualità del sonno e, di conseguenza, della vita, sono un tema fondamentale. I disturbi del sonno, infatti, possono avere un forte impatto sulla quotidianità di che ne soffre, andando a provocare stanchezza cronica, cali dell’attenzione e un aumento dell’irritabilità e degli stati emotivi depressivi, comportando, a lungo andare, problematiche di salute più severe. Scienza in Rete affronta il tema del sonno con un articolo interessante che qui vi proponiamo. Buona lettura. https://www.scienzainrete.it/articolo/chiamatelo-sonno-perche-dobbiamo-tornare-dormire/camilla-orlandini/2022-10-31?utm_source=phplist1917&utm_medium=email&utm_content=HTML&utm_campaign=Cronache%20della%20ricerca%20%23239

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