Autore: Redazione

La respirazione Pranayama riduce lo stress percepito, aumenta la capacità di svolgere compiti (memoria, concentrazione) e i tempi di reazione. Studio indiano appena pubblicato. Alcune persone, maschi e femmine, sono state sottoposte a un training Pranayama (lento e veloce) che consisteva in 3 sessioni alla settimana di 30 minuti ciascuna. Poi dopo 12 settimane tutti sono stati sottoposti ai test. Nello studioindiano è occorsa solo una settimana per imparare le basi della tecnica con un buon istruttore. Risultati Entrambi i tipi di Pranayama (lento e veloce) migliorano le facoltà cognitive, come si vede su parametri come l’attenzione, la working-memory (cioè…

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Tutti gli anni è sempre emozionante vederli, con quella incredibile architettura e la delicatezza dei colori (ma semplice, bella senza artifici). Anche quest’anno li possiamo ammirare, nonostante tutto quello che sta accadendo attorno a noi (ma è sempre stato così). Si capisce il famoso mito greco di Narciso che, rimirandosi sulle acque, si innamora di se stesso. Tema ampiamente ripreso anche dall’arte occidentale (nell’immagine il Narciso di Caravaggio). Quale opera d’arte della natura, il Narciso supera le epoche. Piaceva agli antichi greci, piaceva ai romani (per Plinio l’ingestione della pianta ha proprietà narcotiche), piaceva ai cinesi per cui era un…

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Coloranti, conservanti, antiossidanti, esaltatori del gusto e altro: può subentrare il problema di un’intolleranza alimentare. L’industria alimentare usa circa 360 additivi: come ci spiega Matteo Giannattasio, allergologo e professore dell’Università di Padova, in media ne ingeriamo annualmente sui 4 chili, di cui l’80% proviene dagli alimenti industriali (il resto dai farmaci). Alcuni di essi possono causare allergia, eventualità abbastanza rara. Altri si rendono responsabili di intolleranze. Tra questi il colorante tartrazina (E102) e conservanti come i nitriti (più spesso aprono la strada a cefalee, asma e orticaria). Anidride solforosa e solfiti possono peggiorare l’asma. Leggere sempre l’etichetta: che almeno una…

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Ne abbiamo parlato qualche mese fa sulla nostra rivista (L’altra medicina magazine n. 21), ma ci piace tornare sull’argomento poiché le scoperte del dottor Horatio Bates (1860-1931) sono ancora oggi di grande attualità. Prima di tutto rinfreschiamoci le idee e vediamo di che cosa si tratta. Il metodo Bates consiste in una serie di pratiche naturali che hanno lo scopo di insegnare alla persona che le utilizza a eliminare lo sforzo, sempre inconsapevole, di vedere. I principi su cui si basa questo metodo sono quattro: – movimento: poiché il sistema visivo sano è dotato di un occhio che si muove…

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Per la medicina tibetana, l’Haritaki è il ‘re delle medicine’. E’ il frutto di una pianta, o la pianta stessa, su cui si è indagato ancora poco. La pianta si chiama Terminalia chebula, nativa dell’Himalaya. In India, l’Ayurveda usa soprattutto i frutti (nella foto), ed è ben conosciuta anche dalla medicina tibetana (la chiamano ‘A-ru-ra’). Queste medicine, che classificano la pianta in sette tipi, attribuiscono a Terminalia numerose proprietà terapeutiche. In particolare, sulle ferite, le micosi, le infiammazioni della bocca, asma e tosse. Regolarizza l’intestino, si usa come purgante per la presenza di antrachinoni ed è considerata un ringiovanente e…

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“I fiori di Bach rappresentano il sistema di guarigione più perfetto che, a memoria d’uomo, sia stato donato all’umanità. Ha il potere di guarire la malattia e, nella sua semplicità, può essere usato da chiunque, in ogni casa”. Così il medico inglese Edward Bach definiva la sua “scoperta”: 12 fiori, a cui se ne aggiunsero altri 26, in grado di regalare grandi benefici a mente e corpo. Area51 Editore, in collaborazione con L’altra medicina magazine, propone in versione ebook illustrato più audiolibro le 4 opere principali del lungimirante medico inglese; potrete così conoscere e approfondire “questo sistema di guarigione,…

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Servono solo tre ingredienti, facilmente reperibili. Si sfrutta l’azione antinfiammatoria dello zenzero, o ginger. Prendete una bella radice di zenzero, tagliatela a pezzi e centrifugatela per estrarne il succo. In un recipiente di vetro versate il succo di zenzero insieme a 40-50 millilitri di olio di sesamo e 10 millilitri di olio di mandorle dolci. Chiudete ermeticamente e, se non lo usate subito, conservate in frigorifero, ma tenete conto che questa miscela si conserva solo per qualche giorno. Usate il rimedio per massaggiare le parti dolenti. Agitate bene prima di applicarlo. Ed è importante che sia a temperatura ambiente: cioè…

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Smettere di fumare fa bene anche alla salute mentale. Non solo quindi meno rischi di ammalare di patologie tumorali, cardiovascolari e respiratorie: anche la testa ne trae giovamento. E come la mettiamo con la teoria, peraltro mai dimostrata, che stringere tra le dita il rotolino di tabacco sviluppi concentrazione e migliori l’umore? Niente di vero, fumare sarà sicuramente piacevole ma bene non fa. Ecco allora che lo studio condotto da ricercatori del King’s College di Londra, i cui risultati sono stati pubblicati sul nuovo numero del British Medical Journal, potrebbe rappresentare, per chi vuole liberarsi definitivamente dal vizio del fumo,…

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Se seguiamo la stampa medica specialistica, notiamo ultimamente grande attività sul fungo Ganoderma lucidum, il Reishi. Le ultime novità. Troviamo studi di tutti i tipi, anche sui ratti che sarebbe meglio lasciare in pace. In generale, si vede che questo fungo stimola il sistema immunitario e potenzia le difese contro aggressioni di patogeni (batteri, virus) e cellule tumorali. Va anche detto che negli ultimi tempi oltre al ‘lucidum’, già commercializzato in Occidente, c’è interesse su specie affini di Ganoderma come ‘atrum’, ‘mastoporum’ e ‘glabra’. Effetto neuroptotettivo In particolare, tra le varie acquisizioni, emerge anche un effetto neuroprotettivo. E questo è…

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La meditazione mindfulness è utile anche contro l’insonnia. Tante le prove, vediamo l’ultima. Prima, però, ricordiamo che questo tipo di meditazione è una traduzione occidentale di una pratica del buddhismo Vipassana – ma anche dello Zen e con antiche radici in India – incentrata sulla consapevolezza: nella cultura originaria l’obiettivo era la ‘purificazione’. Si tratta di imparare a essere consapevoli e accettare la nostra esperienza quotidiana, senza giudizio. E’ un buon antidoto contro il rumore di fondo che incessantemente agita le nostre vite. Lo studio di cui parliamo è stato condotto dall’università del Minnesota, a testimonianza dell’interesse manifestato…

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