Articolo L’altra medicina N. 111 – 12/01 2022
Bibliografia e note
1 I riferimenti bibliografici sono nella Pillola di BPC 153-154/2018.
2 Cui hanno già accennato le Pillole di ES 29-30/2007 e 55/2010.
3 Gafoor R et al. Antidepressant and incidence of weight gain during 10
years’ follow-up: population based cohort study. BMJ 2018;361:k1951.
4 Jung SJ et al. Association between body size, weight change and depression:
systematic review and meta-analysis. Br J Psychiatry 2017;211:14.
(a) N.B. sottolineare il potenziale, da molti ignorato, di questi interventi comportamentali non vuole certo sminuire il ruolo di fattori socioeconomici e ambientali/di contesto nel promuovere od ostacolare stili di vita protettivi.
(b) Grandi ricerche con lunghi periodi di osservazione nel tempo hanno mostrato che bere molte bevande zuccherate (anche ipocaloriche!) si associa a sviluppo di depressione, al contrario di quanto accade con tè e caffè non zuccherato.
(c) Nelle ricerche sulla depressione, l’effetto favorevole dei grassi omega-3 è limitato solo all’EPA1 (mentre l’altro importante omega-3 marino, il DHA, potrebbe persino avere un ruolo sfavorevole). L’EPA, con azione antinfiammatoria, può essere introdotto con pesci, o meglio, sintetizzato dal nostro organismo a partire dall’omega-3 vegetale ALA, abbondante nelle noci e in alcune altri vegetali (v. Pillola di ES 113/2015).
(d) Molti farmaci sono possibile (e inaspettata!) causa di depressione (Pillola BPC 155/18).
(e) Un classico errore dei soggetti con depressione è “aspettare che venga la voglia” di fare attività fisica/mangiar sano. Invece correggere gli stili di vita è una terapia, cui occorre aderire con costanza e razionalità, perché “è così che la voglia tornerà”!