Articolo L’altra medicina N. 117 – 07/2022
BIBLIOGRAFIA E NOTE
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(a) Per adulti sani, attività fisica media, climi temperati.
(b) L’equivoco dei 2 l al dì si spiega forse con il fatto che ai fluidi ingeriti (~1 l) vanno sommati ~5-900 ml di acqua introdotta dentro ai cibi (soprattutto se è alta la quota di vegetali), oltre a ~300 ml di acqua metabolica, prodotta dall’ossidazione di carboidrati e grassi e dalla degradazione delle proteine 3. Ma può essere anche dovuto a spinte consumistiche.
(c) L’Italia, con quasi 200 l a testa, è il 1° paese europeo per consumi di acque minerali (nel mondo ci supera l’Arabia Saudita!).
(d) Corrisponde alla durezza il residuo fisso a 180°C: l’acqua minerale si dice minimamente mineralizzata se il residuo è <50 mg/l; oligominerale o leggermente mineralizzata se da 50 a 500 mg/l; medio minerale da 500 a 1500 mg/l; ricca di sali minerali >1.500 mg/l.
(e) 100 g in più di magnesio al dì con la dieta si asso- ciano a: mortalità –10%, ictus –7%, diabete –19%, scompenso cardiaco –22%. Rispetto ai cibi solidi, nell’acqua calcio e magnesio sono in quantità minore, ma meglio assorbibili, perché in forma ionica.