FREGATURA IN ARRIVO

FREGATURA IN ARRIVO

di Alberto Donzelli

 

NOTE E BIBLIOGRAFIA ARTICOLO

PUBBLICATO SUL N. 134 DE L’ALTRA MEDICINA

 

[Nota *] Vien da pensare, ad esempio, che rischierebbe pene severissime il medico che, all’esordio di una COVID-19 consigliasse iodopovidone all’1% sulle mucose/porte di ingresso (es. 2 gocce per occhio e 4 nelle narici ogni 4 ore – saltando nel caso la notte – e sciacqui orali/gargarismi per un minuto circa, sputando poi senza deglutire) per una settimana. Infatti ad oggi le Linee Guida OMS [4] o nazionali per la COVID-19 lieve-media in pazienti ad altro rischio prevedono remdesivir (da € 1662 a >4500 e problemi di tossicità), e nirmatrelvir-ritonavir (€ 1206, salvo sconti confidenziali), anch’esso con possibile tossicità e interazioni multiple [5], ma non iodopovidone, benché sia supportato dai risultati favorevoli coerenti in una decina di RCT (v. https://c19early.org). Questi includono anche un RCT di qualità moderata su 606 pazienti COVID-19 [6], pubblicato nel gennaio 2021 con risultati molto buoni anche sulla mortalità totale, ridotta di 8,3 volte (-88%) rispetto al placebo. Usato come in questi RCT, lo iodopovidone rispetta i requisiti fondamentali: efficacia in più RCT di sufficiente validità, senza megasponsor commerciali e ricercatori in conflitto di interessi; ampia sicurezza, allo stato delle conoscenze; plausibilità biologica; accettabilità; e costo-opportunità eccezionalmente favorevole (che sia questo il problema?). Nessun germe resiste alla sua azione universale: sarebbe dunque indicato per abbattere la carica infettante all’esordio di ogni malattia infettiva respiratoria, limitando possibili trasmissioni e aggravamenti.

Invece per paradosso l’OMS, che ha incluso per decenni lo iodopovidone nelle edizioni della Selezione/elenco dei farmaci essenziali, l’ha tolto da questo importante elenco nel 2023, proprio quando molti RCT ne hanno dimostrato l’efficacia anche verso la COVID-19.

Al contrario, l’elenco OMS 2023 dei farmaci essenziali continua a includere il paracetamolo, che pure ha dato prove deludenti quando testato in vari RCT per infezioni respiratorie. In corso di COVID-19, il paracetamolo (il cui marchio più venduto è Tachipirina) resta considerato universalmente il sintomatico di scelta, benché nell’unico RCT specifico in caso di COVID-19 lieve-moderato abbia perso duramente il confronto con indometacina (somministrati entrambi in 3a giornata dall’esordio dei sintomi, in soggetti immediatamente ricoverati) [7]. Si aggiunga che nei 27 studi su pazienti COVID-19 (anche se in carenza di RCT) il paracetamolo ha il record negativo di aver perso pressoché tutti i confronti.

Per paradosso, però, è ancora il farmaco più venduto al mondo, tuttora consigliato come sintomatico dall’OMS, e in Italia dall’AIFA, e non di rado l’unico impiegato da medici che spesso non conoscono le ricerche originali e si affidano a “linee guida” ritenute autorevoli e tutelanti. Oltre che, purtroppo, intimiditi da misure repressive loro destinate durante la pandemia e nelle interlocuzioni con le istituzioni.

  1. Piano strategico operativo di preparazione e risposta ad una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico 2024-2028(Bozza). https://www.certifico.com/component/attachments/download/38374
  2. https://it.brownstone.org/articles/internet-censorship-everywhere-all-at-once/
3. Projet de loi n°241 (art. 4) https://www.assemblee-nationale.fr/dyn/16/textes/l16t0241_texte-adopte-seance
  1. Agarwal A et al. A living WHO guideline on drugs for covid-19. BMJ. 2020 Sep 4;370:m3379. doi: 641 10.1136/bmj.m3379. Update in: BMJ. 2021 Sep 23.
  2. Liverpool COVID-19 Interactions (covid19-druginteractions.org)
  3. Choudhury IM, Shabnam N, Ahsan T, et al., Effect of 1% Povidone Iodine Mouthwash/Gargle, Nasal and Eye Drop in 899 COVID-19 patient, Bioresearch Communications, 2021 banglajol.info, doi.org.
  4. Ravichandran R, Mohan SK, Sukumaran SK, et al. An open label randomized clinical trial of Indomethacin for mild and moderate hospitalised Covid-19 patients. Sci Rep. 2022 Apr 19;12(1):6413. doi: 10.1038/s41598-022-10370-1. Erratum in: Sci Rep. 2022 Jun 20;12(1):10389.
  5. Quinn GA, Connolly M, Fenton NE, et al. Influence of Seasonality and Public-Health Interventions on the COVID-19 Pandemic in Northern Europe. J. Clin. Med. 2024, 13, 334. https://doi.org/10.3390/jcm13020334)
  6. Wagenhäuser I, Reusch J, Gabel A, et al. Bivalent BNT162b2 mRNA original/omicron BA.4-5 booster vaccination: adverse reactions and inability to work compared with the monovalent COVID-19 booster. Clin Microbiol Infect. 2023 Apr;29(4):554-556. doi: 10.1016/j.cmi.2023.01.008.
  7. Reusch J, Wagenhäuser I, Gabel A, et al. Inability to work following COVID-19 vaccination-a relevant aspect for future booster vaccinations. Public Health. 2023 Sep;222:186-195. doi: 10.1016/j.puhe.2023.07.008.

Link

La Legge sui servizi digitali

La Commissione europea

avvisi di pre-bunking,

CMSi scrive OMS risponde, la replica della CMSi. Tutta la corrispondenza – 13 Agosto 2023 | CMSi (cmsindipendente.it).

” (https://www.who.int/publications/i/item/WHO-2019-nCoV-Policy-brief-Mandatory-vaccination-2022.1),

https://cmsindipendente.it/trattatopandemico