Il periodo della gravidanza porta con sé una grande responsabilità
per la madre: comportamenti e stile di vita influenzeranno, con una marcatura di tipo epigenetico, il futuro del nascituro
Articolo tratto dal N° 100 – L’Altra Medicina
INTRODUZIONE
Una delle grandi responsabilità che vivo profondamente come medico di medicina di segnale è l’accompagnamento della coppia nel concepimento, nella gestazione e nella nascita della loro creatura. L’obiettivo primario in queste importanti, anzi… fondamentali tappe della vita è la consapevolezza di come ogni gesto, azione, cibo,
pensiero, emozione possa forgiare il nascituro e modificare il suo “terreno” in una parte della medicina di segnale che amo definire EUGENETICA.
Il terreno del bambino o bambina è costituito da molteplici componenti di un puzzle:
- L’eredità dei genitori e degli avi che non si può certamente modificare, ma che è doveroso conoscere per comprendere le principali possibili vulnerabilità del nascituro, non per una vera e propria eredità di una o più patologie, ma per una predisposizione a taluni eventi morbosi come, per esempio, un terreno allergico, una predisposizione alle infezioni recidivanti o alla disimmunità.
- La costituzione di ambedue i genitori e dei nonni
- Lo stile di vita adottato nella gravidanza
- Le emozioni vissute
- I farmaci assunti
- L’essere riuscita anche in gravidanza a espletare un’adeguata attività fisica quotidiana
- Le modalità di realizzazione del parto (spontaneo, cesareo programmato, cesareo di urgenza, con forcipe, ecc…)
- L’allattamento
EUGENETICA
L’EUGENETICA è quella parte dell’intervento medico che è finalizzata a insegnare alla coppia tutti gli accorgimenti epigenetici volti a migliorare lo stato di salute della futura creatura.
Quando una donna, durante il concepimento o nella gravidanza, accusa sintomi che possono essere la nausea, il reflusso gastroesofageo, le emorroidi, la depressione, l’ansia, la stipsi, la gastrite, è più che mai importante approcciare la cura di ogni sintomo, dall’interno, nella sua radice profonda, nelle cause intrinseche. Eventuali farmaci assunti in questo delicato periodo della vita, non solo agiscono sul problema dall’esterno, in modalità
difensiva e soppressiva, senza una vera e propria azione sulla causa interna del problema, apportando molto spesso più squilibri che risoluzioni, ma soprattutto possono creare problemi e
conseguenze nel bambino. Durante la gravidanza è più che mai importante adottare una regolare attività fisica e un’alimentazione
di segnale (finalizzata a stimolare gli ormoni e le molecole che danno al corpo il comando di consumare e sfruttare al meglio l’energia), affrontando ogni situazione fisica o emotiva dall’interno, nella causa profonda. Invece, la realtà è tutt’altra. Nella maggior parte dei casi la classe medica, in modo estremamente analitico e ultra-specialistico tende a prescrivere un farmaco per ogni sintomo: l’antiemetico, il lassativo, l’antiemorroidario e così via. E sovente si arriva a dover consigliare altri farmaci per ovviare agli effetti collaterali di quelli precedentemente prescritti: un vero e proprio circolo vizioso che
purtroppo non fa che peggiorare ulteriormente lo stato complessivo di salute della persona che si affida alle cure. Inoltre i farmaci, anche se permessi in gravidanza, creano un sovraccarico sul sistema emuntoriale del bambino (gli apparati che hanno la funzione
di espellere dall’interno dell’organismo i prodotti catabolici e di rifiuto) che nasce già con zavorre tossiniche da eliminare.
GRAVIDANZA E MEDICINA DI SEGNALE
La medicina di segnale, che io amo definire la “buona medicina” ci permette di conoscere, identificare, comprendere e soprattutto spiegare ai futuri genitori tutto ciò che può donare al bambino
leggerezza, un sistema immunitario efficiente e una situazione epigenetica ottimale. È fondamentale che la mamma mantenga un adeguato peso forma anche durante la gravidanza senza incorrere nello sviluppo di kg di massa grassa di troppo, ritenzione idrica e infiammazione, perché spesso queste situazioni si trovano alla base di situazioni di pressione alta, aumento della glicemia e depressione post partum. In ogni storia, in ogni coppia e in ogni famiglia c’è un minimo comune denominatore sul quale si può e si deve agire modificando lo stile di vita della persona, educandola a mangiare bene, con una colazione ricca, la scelta di cibi “puliti”, sani e antichi,
l’abbinamento dei carboidrati con le proteine e il movimento. Tutto ciò è in grado di comunicare al cervello (a livello ipotalamico) che tutto va bene, che l’individuo non si trova in una condizione di
pericolo e quindi tutti gli assi metabolici (tiroide, surreni, apparato osteomuscolare con il suo GH, e gonadi) possono funzionare alla grande dal concepimento alla gestazione, fino alla nascita stessa.
Quando si accetta di assumere un farmaco per ogni sintomo, nella moda degli “anti… qualcosa” (anti-istaminico per le allergie, anti-acido per il reflusso o la gastrite, anti-diabetico per l’iperglicemia,
anti-dolorifico per i dolori) si va nella direzione opposta, verso la soppressione della capacità che il corpo ha, in modo ancestrale, di aggiustare le cose in base a come la persona vive, mangia, pensa, parla, si muove.
CONCLUSIONI
È dunque compito del Medico di Medicina di segnale esprimere con padronanza e professionalità tutto ciò che può aiutare la coppia a fare il primo più grande dono al proprio figlio: un terreno pulito,
un carico emozionale leggero, un microbiota biodiverso, buono e sano. L’esame obiettivo delle condizioni fisio-patologiche della mamma e del papà costituisce il primo passo verso una diagnosi accurata e la relativa impostazione di uno stile di vita e un programma alimentare mirato con eliminazione, ove possibile, di ogni farmaco o per lo meno la riduzione al minimo riguardante quelli strettamente necessari, sulla base della competenza del medico, che conosce a fondo il legame fra il modus vivendi della paziente e le sue
molecole di segnale (adipochine, miochine o enterochine
a seconda che siano rispettivamente prodotte dal tessuto adiposo, dal muscolo o dall’apparato digerente). L’aspetto meraviglioso della natura è che sono proprio queste ultime a regolare, grazie al loro
dialogo con l’ipotalamo, le funzioni vitali del corpo come la pressione, la circolazione, la termoregolazione, il metabolismo, il sonno, l’umore. La storia clinica di mamma e di papà, meglio conosciuta
col termine di anamnesi, è di fondamentale importanza allo scopo di monitorare e prevedere le vulnerabilità e le predisposizioni del nascituro, adottando fin da subito una prevenzione mirata e uno
stile di vita e cura finalizzati all’approccio eugenetico. Il medico di segnale ha il meraviglioso ruolo del professionista in grado di dare consapevolezza e strumenti per una vita sana ai propri assistiti e dona alla famiglia in nascita la possibilità di prendere davvero in mano la propria vita, vivendola da protagonisti, in salute e nella piena attività di tutti gli assi metabolici: tiroide con un’ottima funzione termoregolatoria, metabolica ed energetica, gonadi con una buona
funzione sessuale, surreni con un’ottima capacità di gestire lo stress e ormone GH performante nel mantenimento di una muscolatura tonica e di ossa forti e resistenti. Se dovessi stilare una scala gerarchica di quelli che sono gli spetti più importanti nell’approccio eugenetico
della donna in gravidanza, posso affermare con assoluta certezza che al primo posto (prima ancora dell’alimentazione e dello stila di vita, del movimento e delle modalità di cura) ci sono le emozioni.
Il futuro bambino o bambina è come la chiavetta del PC nei confronti della propria mamma e del proprio papà, perché ne assorbe ogni sfumatura emotiva ed esistenziale. È pertanto fondamentale
prendersi cura del benessere della mamma, insegnare alla coppia di vivere e permearsi di un clima di amore, comprensione, scambio reciproco, energia positiva, risate, coccole e abbracci. Tornano molto utili tecniche meditative, di respirazione e di musicoterapia. Può essere molto utile per la coppia l’ascolto di musica a 432 Hz, che armonizza le cellule e che può rivelarsi anche estremamente
armonizzante e utile nell’espletamento stesso del parto e nell’allattamento o nelle ninne nanne del bambino. La musica a 432 Hz porta dentro di sé un linguaggio universale che non ha barriere, non determina divisioni culturali; è uno strumento leggero e dona alla mamma e al bambino la possibilità di essere uniti e di non sentirsi mai soli. E la medicina di segnale è anche questo: accompagnare il paziente, esserci, non fargli mai percepire la solitudine perché il terapeuta è accanto in un costruttivo percorso di cura di autorealizzazione e conoscenza di sé.

Monica Greco
Medico fisiatra esperto in psico-neuro-fisio patologia adattativa.

Monica Greco
Medico fisiatra esperto in psico-neuro-fisio patologia adattativa.