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A
Antigeni
Sostanze, generalmente a struttura proteica o complessa, che, introdotte nei tessuti o in circolo inducono la formazione di anticorpi specifici, che vi si attaccano per disattivarlo o demolirlo.
Arborizzazioni neuroplastiche
Ramificazioni nuove e plastiche dei dendriti delle cellule del sistema nervoso.
B
Benattia
Neologismo da me coniato per indicare che la malattia è una reazione di difesa, disintossicazione e rinforzo immunologico e pertanto una reazione positiva, un “bene”.
D
Diabesità
Modalità con cui spesso si indica l’abbinamento tra diabete e obesità, sempre più frequente
Dieta eubiotica
Il termine eubiotica deriva dal greco ed è composto dal prefisso eu- e da biotikòs: letteralmente "buono per la vita", "benefico per l'organismo", si intende una dieta rispettosa del microbiota intestinale in grado di ripristinare e/o mantenere l'eubiosi.
E
F
Food sensitivity
Termine più corretto per indicare le vecchie intolleranze alimentari. Si tratta infatti di sensibilità a determinati alimenti, più che a singoli componenti (lattosio, glucosio).
G
Ghiandola pineale
Ghiandola endocrina del cervello dei vertebrati che sporge all’estremità posteriore del terzo ventricolo e appartiene all’epitalamo. È collegata mediante alcuni fasci nervosi pari e simmetrici (peduncoli epifisari) alle circostanti parti nervose. Le sue cellule, dette pinealociti, producono la melatonina, che regola il ritmo circadiano sonno-veglia, reagendo alla poca luce. La ghiandola è nota fin dall’era antica e si caratterizza per la sua calcificazione in età matura. Le sue dimensioni sono di circa un centimetro di lunghezza per mezzo di larghezza e
il suo peso si aggira intorno al mezzo grammo. L’influenza di tale ghiandola sul ritmo circadiano ha trovato conferma nell’osservazione della reazione dell’organismo dopo un volo transcontinentale: l’organismo stesso necessita di un certo tempo per adeguarsi al nuovo ritmo luce-buio nel corso delle 24 ore (fenomeno meglio conosciuto come jet lag o discronia circadiana) e la durata del periodo di adattamento è sensibilmente ridotta a seguito di assunzione orale di melatonina.
il suo peso si aggira intorno al mezzo grammo. L’influenza di tale ghiandola sul ritmo circadiano ha trovato conferma nell’osservazione della reazione dell’organismo dopo un volo transcontinentale: l’organismo stesso necessita di un certo tempo per adeguarsi al nuovo ritmo luce-buio nel corso delle 24 ore (fenomeno meglio conosciuto come jet lag o discronia circadiana) e la durata del periodo di adattamento è sensibilmente ridotta a seguito di assunzione orale di melatonina.
I
Idrocolonterapia
Trattamento medico che consiste nel lavaggio dell'intestino attraverso un macchinario che introduce, attraverso l'ano, acqua a pressione e temperatura controllate.
Insulina
Ormone ipoglicemizzante per eccellenza. Controlla gli zuccheri nel sangue redistribuendoli ai tessuti. Senza insulina non si vive.
Interferente endocrino
Sostanza xenobiotica in grado di interferire con l’attività ormonale di un individuo (di solito pesticidi, conservanti, antibiotici, edulcoranti…)
Ipoglicemia reattiva
La caduta del livello di zuccheri nel sangue non dovuta a digiuno o consumo, ma ad una forte secrezione di insulina in risposta ad un picco glicemico improvviso.
Ipotalamo
Organo endocrino nel cervello, deputato al l’interpretazione dei segnali interni ed esterni all’organismo, per trasformarli in segnali operativi endocrini.
Ipotiroidismo subclinico
Termine assurdo coniato dagli endocrinologi per indicare dei valori ematici del TSH (Thyroid stimulating hormone) alterati, senza che questi abbiano modificato verso il basso l’ormone tiroideo fT3.
L
Leptina
Molecola segnale secreta dal tessuto adiposo (tecnicamente un’adipochina) che indica all’ipotalamo il benestare per la secrezione di segnali di attivazione all’ipofisi e agli assi endocrini più importanti. La leptina risponde all’apporto calorico e a quello proteico.
M
Medicina di segnale
Una medicina centrata sull’individuo che interpreta i segnali interni ed esterni dell’organismo per regolare gli effetti endocrini dei segnali stessi. Il medico di segnale legge le malattie come tentativi del corpo di autoguarirsi, quindi rispetta, senza sopprimerli, i segnali patologici come la febbre, le reazioni allergiche, i dolori ecc. La conseguenza è una forte tendenza alla deprescrizione farmacologica e all’attuazione di una medicina preventiva (e partecipativa) basata su alimentazione stile di vita.
N
Normocaloricità
Concetto caro alla medicina di segnale, che indica un apporto con la dieta di tutte le calorie necessarie alla vita di un organismo.
Normoproteicità
Concetto caro alla medicina di segnale, che indica un apporto con la dieta di tutte le proteine necessarie alla vita di un organismo.
Nucleo soprachiasmatico
Nucleo dell’ipotalamo, formato da gruppi di neuroni, che contribuisce alla regolazione dei ritmi circadiani endogeni, l’orologio biologico, mantenendo invariati processi fisiologici ripetitivi come i cicli della fame e del sonno. Il nucleo contiene alcuni tipi di cellule, vari peptidi, come la vasopressina e il peptide intestinale vasoattivo, e neurotrasmettitori, che consentono l’interazione con molte altre parti del cervello. Il nucleo soprachiasmatico riceve le informazioni dalle cellule gangliari retiniche fotosensibili, che contengono un pigmento chiamato melanopsina e seguono un tragitto chiamato tratto retino-ipotalamico, che le collega al nucleo
soprachiasmatico. Il nucleo, inoltre, è influenzato anche da ormoni prodotti da altre ghiandole, come la ghiandola pineale, che produce la melatonina.
soprachiasmatico. Il nucleo, inoltre, è influenzato anche da ormoni prodotti da altre ghiandole, come la ghiandola pineale, che produce la melatonina.
O
P
Picco glicemico
Il repentino innalzamento della glicemia dovuto all’assunzione di zuccheri con la dieta
S
Solanacee
Famiglia di vegetali alla quale appartengono alcuni ortaggi che consumiamo abitualmente a tavola, quali melanzane, peperoni, pomodori, patate, peperoncini, e bacche di goji.
T
V
X