Ma si parla ancora di intolleranze alimentari? L’argomento dell’infiammazione da cibo è ostico (il sistema immunitario e le sue follie non fanno parte delle conoscenze diffuse tra le persone comuni) ma le sue conseguenze sulla salute sono di enorme portata. Negli anni passati informazioni spesso distorte o fuorvianti si sono susseguite a vario titolo tra mode e interessi commerciali, creando aspri scontri e lunghe diatribe tra i sostenitori dell’una o dell’altra fazione (negazionisti, possibilisti, amici dei farmaci, medici alternativi, associazioni di specialità ecc.) con interventi dei media spesso disinformati quando non prezzolati. Proprio per superare queste lotte intestine Lyda Bottino e Luca Speciani hanno scritto un saggio rigoroso, con solide fondamenta scientifiche, aggiornato alle ultime ricerche pubblicate. Le scelte cliniche riportate nel libro sono quelle che contraddistinguono l’operatività clinica quotidiana del medico di segnale: le rotazioni attraverso gruppi alimentari anziché con singoli alimenti, ma soprattutto l’identificazione delle sensitivities con l’anamnesi alimentare da parte di un professionista formato a tale scopo, per fare pulizia di qualunque polemica su test convenzionali o non convenzionali. In epoca di crisi della medicina, in cui forze oscure vorrebbero svilire la dignità del medico costringendolo ad un’operatività strettamente legata a linee guida calate dall’alto, è sembrato importante ribadire con forza il valore di alimentazione e stile di vita come strumenti di cura, all’interno di una individualità e unicità del paziente. Il libro incomincia con un po’ di storia, personale (degli autori) e scientifica. Spiega poi cosa sia un’infiammazione e quale significato si debba dare a una food sensitivity. Affronta poi il delicato problema delle malattie autoimmuni, delle interrelazioni tra risposte immuni e microbi intestinali e del rischio legato al consumo di cibi spazzatura eccessivamente raffinati. Non viene tuttavia tralasciato l’aspetto psichico delle intolleranze, e vengono descritti gli effetti deleteri delle sensitivities sulla prestazione sportiva insieme ad un esame dei farmaci più diffusi e dei loro più pericolosi effetti collaterali. Il libro affronta poi l’argomento dell’affidabilità dei test per l’analisi delle sensitivities, scegliendo poi con decisione la via, più scientifica, dell’anamnesi alimentare per l’individuazione dei gruppi di alimenti a rischio, con alcuni esempi pratici. Alcuni interessanti casi clinici, derivanti dall’attività ambulatoriale degli autori, sono descritti e commentati nelle varie sezioni. Non può mancare, in conclusione, qualche esempio di dieta di rotazione per i maggiori gruppi alimentari, impreziosito da qualche ricetta mirata. Un’ampia sitografia e bibliografia completa l’opera.
FOOD SENSITIVITY
Lyda Bottino e Luca Speciani
Editoriale Sport Italia – www.correre.it, 16 euro