La Giornata Mondiale del Diabete si celebra dal 1992, il 14 novembre, giorno di nascita di Frederick Grant Banting, uno degli scienziati che, assieme a John James Rickard Macleod, Charles Herbert Best e James Bertrand Collip, isolarono l’insulina. Da allora l’iniziativa fu patrocinata dalla Federazione Internazionale del Diabete (IDF) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Lo scopo: allertare il mondo circa l’aumento vertiginoso dei casi, fino a descrivere (già allora) la situazione con il termine di “pandemia del diabete”. L’allarme crescente per la diffusione quasi esponenziale (che non accenna a fermarsi) ha poi spinto anche l’ONU a fare sua la Giornata Mondiale del Diabete con la risoluzione 61/225 del 2007, in cui scrive che è “una malattia cronica, invalidante e costosa che comporta gravi complicanze”. L’ONU e l’MS la considerano una delle tre emergenze sanitarie del pianeta, insieme con la tubercolosi e la malaria. Nel 2019, infatti – secondo le stime IDF – gli adulti affetti da diabete erano 463 milioni, nel 2045 saranno 700 milioni. I due terzi delle persone con diabete vivono in aree urbane e tre su quattro sono in età lavorativa. Sempre nel 2019 oltre quattro milioni di persone sono morte per il diabete.
Il direttore de L’altra medicina, Luca Speciani, al diabete ha dedicato decine e decine di articoli e anche un libro, una preziosa guida da leggere, pagina dopo pagina, proprio oggi (ma non solo oggi) che ricorre questo importantissimo anniversario. Mai abbassare la guardia perché il diabete è un nemico insidioso e subdolo della nostra salute.
Siamo tutti un po’ diabetici o iperglicemici senza saperlo? Le cause sono note da tempo: l’aumento esponenziale della sedentarietà nella popolazione, ma anche l’esagerata disponibilità di cibi dolci o additivati di zucchero, hanno alterato in modo marcato il nostro metabolismo generando obesità e malattia.
I numeri sul diabete sono impressionanti, in rapida crescita e grandemente sottostimati perché il diabete è all’origine dell’aggravamento di molte altre patologie, da quelle cardiovascolari al cancro, dalla demenza senile all’obesità. Il malato di diabete è inoltre un potente generatore di fatturato farmaceutico.
Nel libro puntiamo il dito contro la scarsa attenzione riservata dai media al problema, spesso legata a sudditanza verso i grandi produttori dolciari che condizionano l’informazione attraverso il ricatto pubblicitario.
Nel libro sono analizzati, sia per il diabete1 (autoimmune) sia per il diabete2, i fattori scatenanti, i farmaci efficaci, inutili o dannosi, le possibili cure naturali e le modalità con cui cambiare una volta per tutte il proprio stile di vita per trasformare le tante scorrette abitudini diabetogene in altrettante salutari. Per scoprire che il diabete2 non è una condanna ma una patologia il più delle volte reversibile.
Un grazie a @tecnichenuovelibri che è riuscito a mandare avanti la pubblicazione nonostante il lungo periodo di lockdown. Il libro sarà a breve in tutte le librerie, ma è intanto ordinabile da subito scrivendo a info@lamaisongift.com
Vivere senza diabete
di Luca Speciani
(ed Tecniche Nuove)