La biodiversità del nostro microbiota dipende dalle scelte quotidiane fatte nella vita di ogni singolo giorno. E’ un parametro fondamentale nella valutazione dello stato di salute dell’ecosistema intestinale del bambino. Per comprendere meglio il concetto, possiamo paragonare l’intestino del bimbo ad una grande città in cui ogni specie batterica svolge un compito ben preciso (influenza la produzione di nutrienti, rimuove tossine dall’intestino, ottimizza le funzioni del sistema immunitario intestinale GALT , chela i metalli pesanti, produce batteriocine con azione antibiotica verso patogeni, produce vitamina K2, riduce i residui parzialmente digeriti dei carboidrati complessi introdotti con i cibi ricchi di fibre vegetali mediante fermentazione, liberando come preziosi sottoprodotti acidi grassi a catena corta come il butirrato), così come in città svolgono funzioni ben precise il panettiere, il macellaio, il barbiere, il medico, il poliziotto etc . Più personaggi con funzioni specifiche, buone e utili ci saranno, migliore sarà la vota complessiva della città.
Una buona biodiversità si correla con la salute e l’equilibrio intestinale e dell’intero organismo e occorre che sia adeguato e ottimale sia in termini di ricchezza che di diversità.
Le alterazioni nel microbiota intestinale si legano all’insorgenza di molte malattie non solo legate all’apparato digerente ma in particolare allo sviluppo neurologico e delle competenze del bambino nelle sue varie fasi di crescita.
Lo stile di vita alimentare, costituito dai cibi della natura e non infiammanti rappresenta senza dubbio uno strumento molto potente per plasmare il microbiota cercando di favorire le specie batteriche “amiche dell’organismo” (flora batterica commensale/benefica) e di ostacolare la sovracrescita o overgrowth di quelle nemiche.
La biodiversità è vita e rafforza lo stato di salute dell’intero ecosistema intestinale.
La biodiversità intestinale è una nostra responsabilità dal momento che diete monotone, troppo restrittive e selettive in cui non è rispettata una adeguata rotazione degli alimenti penalizzano tantissimo la ricchezza e variabilità dei microorganismi amici.
Trovi l’articolo completo della dott.ssa Monica Greco sul numero 123 de L’altra medicina.