Esiste una correlazione tra il consumo di bevande zuccherate e succhi di frutta e lo sviluppo di patologie tumorali?
Il consumo di bevande zuccherate è aumentato di oltre il 40 per cento dal 1990 al 2016.
Gli effetti negativi di questi prodotti su cuore e vasi sanguigni sono stati ampiamente studiati e sono oggi ben noti.
Queste bevande sono associate a:
- un aumentato rischio di sovrappeso e obesità̀;
- una maggiore incidenza di diabete di tipo 2 (indipendentemente dall’adiposità̀ e dalla presenza di sovrappeso);
- un maggior rischio di ipertensione e decesso per patologie cardiologiche.
Nel 2010, il professor Singh e i suoi colleghi, hanno stimato che tra tutti i decessi annuali mondiali per diabete e malattie cardiovascolari, circa 178.000 erano attribuibili al consumo di bevande zuccherate.
Meno noti sono invece gli effetti del consumo di bevande zuccherate sul rischio di cancro.
Per approfondire la correlazione tra rischio di cancro e consumo di bevande zuccherate (inclusi i succhi di frutta), alcuni ricercatori di epidemiologia dell’Università̀ di Parigi hanno analizzato i dati di oltre 101.000 persone, incluse nella coorte di un grande studio epidemiologico, conosciuto come French NutriNet-Santé (2009-2017).
La conclusione a cui sono giunti è che bere troppe bibite zuccherate o succhi di frutta nel corso della giornata è rischioso anche dal punto di vista oncologico. I risultati del loro studio sono stati pubblicati sulla rivista British Medical Journal.
Trovi l’articolo completo di Gianpaolo Usai sul numero 128 de L’altra medicina.