Conoscere il proprio tipo costituzionale ormonale aiuta sia il medico sia il paziente a personalizzare terapie, integrazioni e regimi alimentari.
Da qualche tempo si sta riscoprendo il valore di una terapia individualizzata, in contrapposizione a linee guida uguali per tutti.
In passato diverse scuole hanno definito delle tipologie basate tuttavia sull’approccio specifico della loro filosofia. È il caso delle tipologie omeopatiche di Samuel Hahnemann o di Leon Vannier (sulfurico, fosforico, carbonico, fluorico), o delle tipologie della medicina tradizionale cinese (Legno/Fegato, Fuoco/Cuore, Terra/Milza, Metallo/Polmone, Acqua/Rene).
Per comprendere appieno queste tipologie è tuttavia necessaria una conoscenza non superficiale della teoria sottostante alla scuola stessa, limitandone così lo studio solo a coloro che in tale scuola si riconoscono.
Un passo successivo, più scientificamente strutturato, è stato quello proposto dalle cosiddette costituzioni di William Sheldon,medico e psicologo, che legavano il tipo costituzionale alla maggiore o minore dominanza di uno dei tre foglietti embrionali dell’essere umano: l’endoderma (da cui si sviluppa l’apparato digestivo e respiratorio), il mesoderma (da cui originano il muscolo scheletrico, il cuore e i vasi sanguigni) e l’ectoderma (da cui originano la pelle e il sistema nervoso). Nel libro del 1954 Atlas of Men: A guide for somatotyping the adult man at all ages (Atlante degli uomini), per dare spazio a tutte le possibili forme miste, Sheldon classificò tutti i possibili biotipi secondo una scala da 1 a 7 per ciascuno dei tre modelli somatici, dove il puro endomorfo è 7-1-1, il puro mesomorfo 1-7-1 e il puro ectomorfo 1-1-7. Inoltre Sheldon (ma altrettanto avevano fatto gli studiosi delle tipologie omeopatiche o cinesi) trovò correlazioni tra caratteristiche psicologiche e costituzione.
Da un punto di vista clinico, tuttavia, la classificazione dei somatotipi di Sheldon, non riveste eccessiva importanza. Capire se un individuo ha dominanza gastroenterica, muscolare o nervosa può aiutarci a descriverlo meglio ma raramente ci aiuterà a curarlo.
Ecco perché il dott. Luca Speciani e la dott.ssa Lyda Bottino hanno sentito il bisogno di differenziare i tipi costituzionali secondo la dominanza ormonale, piuttosto che secondo descrizioni esteriori o carenze minerali o d’organo. La dominanza ormonale spiega, ed è nello stesso tempo concausa, della struttura fisica di un individuo. Perchè un eccesso di un ormone non solo dà esiti evidenti sulla forma fisica, ma può rapidamente essere corretto con un intervento nutrizionale o di stile di vita mirato e preciso.
Il dott. Luca Speciani e la dott.ssa Lyda Bottino hanno individuato sei diverse tipologie:
Cocomero = dominanza surrenale/cortisolo
Avocado = dominanza estrogenica
Sedano = astenia e calo ormonale generale
Arancia = dominanza insulinica
Ananas = policistosi ovarica/infertilità
Glicine = equilibrio ormonale
corrispondenti a sei diverse sfumature terapeutiche che ogni medico dovrebbe conoscere, prima di approcciarsi al paziente.
Le persone credono nell’individualità costituzionale, ma la letteratura divulgativa ha lasciato spesso spazio ad alcune volgarizzazioni, che nella loro forma più semplice si limitano alla definizione di struttura a pera o struttura a mela, indicando con questa codifica la presenza di un’ipertrofia fianchi-cosce (pera) o un’abbondante circonferenza addominale (mela). Una tale suddivisione naturalmente, oltre che estremamente semplificante, ignora tutti gli altri tipi costituzionali esistenti, tra i quali alcuni molto diffusi.
La suddivisione operata dal dott. Luca Speciani e dalla dott.ssa Lyda Bottino dà invece ragione della maggior parte dei tipi esistenti, con in più la possibilità di intervenire in modo mirato una volta riconosciuta la dominanza ormonale esistente.
L’immagine infatti non è un artefatto immutabile, magari geneticamente determinato: rispecchia lo stato fisiologico, nutrizionale, ormonale dell’individuo, ed è soggetto a continui mutamenti. Mutamenti che possono anche essere guidati nella direzione voluta se solo si impara a gestirli alla luce delle conoscenze oggi diffuse.
Se è vero (ed è vero) che la genetica conta qualcosa è anche vero che la componente genetica rappresenta solo una parte del tipo costituzionale. Tutto il resto è modificabile attraverso alimentazione, stile di vita, esercizio fisico, integrazione naturale. E grazie all’epigenetica (quella branca che studia le interferenze dell’ambiente sulla trascrizione genica) abbiamo capito che anche la genetica non è immutabile.
Occorre quindi capire che la costituzione non è una condanna (“sono e sarò sempre un cocomero!”): è invece uno stato fisico e ormonale sul quale si può intervenire in modo mirato, se riusciamo a conoscere gli elementi causali del tipo costituzionale in oggetto. La medicina di segnale studia le cause delle patologie, invece di limitarsi a sopprimere i sintomi con dei farmaci. Un’estetica costituzionale studierà le cause ormonali e nutrizionali che determinano un certo biotipo e interverrà in modo individualizzato a correggere eventuali squilibri, così da generare, finalmente insieme, salute, bellezza ed armonia.
L’individuazione del tipo costituzionale-ormonale è eminentemente visiva, e per aiutarci possiamo usare un semplice diagramma di flusso basato su alcuni rapporti dimensionali corporei. Per niente difficile.
Trovi l’articolo completo di Luca Speciani e Lyda Bottino con il test per individuare il tuo tipo costituzionale sul numero 106 de L’altra medicina.