Disfunzioni erettili da farmaci
Le disfunzioni erettili da farmaci sono più diffuse di quanto pensiate.
Sono molti i farmaci in grado di alterare le nostre prestazioni e/o sensazioni sessuali. Dagli antidepressivi agli antipsicotici, dagli antipertensivi alle statine, dai farmaci per la prostata ai sonniferi. Eppure i media sembrano dimenticarsi sistematicamente delproblema, che danneggerebbe non poco le vendite di questi farmaci.
Disfunzioni erettili ed ipertensione
Chiunque abbia un minimo rudimento di medicina ha ben chiaro che un’erezione maschile è generata dall’afflusso di sangue che inturgidisce i corpi cavernosi del pene.
E chiunque si intenda di Ipertensione sa che i più noti e utilizzati farmaci antipertensivi (ACE inibitori, sartanici, calcio antagonisti, betabloccanti) agiscono impedendo ai vasi sanguigni di contrarsi, per generare l’aumento di flusso richiesto dall’organismo.
Le donne, tuttavia, non si sentano escluse. Non tutti sanno, infatti, che il clitoride non è quella “pallina” sporgente sopra la vagina. Quella è solo la punta della pi- ramide. Il clitoride completo ha corpi cavernosi del tutto simili a quelli del pene che avvolgono dall’esterno la vagina. Avere un orgasmo pro- fondo sotto antipertensivi può essere molto più difficile anche per la donna, per gli stessi motivi che lo rendono complesso per l’uomo.
Se fossimo tutti un po’ più coscienti del fatto che l’ipertensione si può curare senza grande fatica con un’alimentazione priva di zucchero e sale e con una regolare abitudine al movimento fisico, molti di questi farmaci (che NON curano, ma sopprimono solo un sintomo) giacerebbero invenduti sugli scaffali delle farmacie.
I farmaci per la prostata?
Disfunzioni e difficoltà erettili si possono avere assumendo farmaci per la prostata che inibiscono la formazione di testosterone. Il testosterone è infatti l’ormone del desiderio per eccellenza. L’ormone della virilità. E’ quell’ormone che aiuta a costruire muscolo e a eliminare massa grassa.
Quando l’urologo vi trova la prostata un po’ ingrossata, o anche solo un PSA un po’ elevato, ha spesso fretta di prescriverci un inibitore del testosterone (come per esempio la finasteride). Dovrebbe però prima avvertirci del fatto che la nostra sfera sessuale potrebbe esserne fortemente disturbata, così che ciascuno di noi possa liberamente scegliere. Credo che ciascuno abbia il diritto di poter scegliere.
I pazienti che vedo in studio che assumono questi farmaci, tuttavia, non sono mai avvertiti degli effetti collaterali (tra i quali anche depressione e sarcopenia). Chiun- que prescriva un farmaco ha invece il dovere preciso di informare chi lo deve usare degli effetti collaterali dello stesso. Un’abitudine ahimè in disuso, a causa delle pressioni dei produttori sui medici prescrittori. È una medicina che non ci piace e non ci stancheremo mai di ripeterlo.
Gli estrogeni invece?
E le donne? Usano spesso inibitori degli estrogeni dopo aver avuto un tumore al seno su base ormonale, rinunciando così a una parte importante della loro bellezza e femminilità, oltre a perdere stimoli sessuali e densità ossea.
Ci sono poi le statine, i farmaci anticolesterolo ahimè diffusissimi nonostante la loro bassa efficacia di prevenzione cardiovascolare, a mettere d’accordo tutti.
Perché estrogeni e testosterone non sono altro che derivati del colesterolo. E se io ab- basso con una sostanza chimica il colesterolo di un individuo, andrò ad abbassare tutti i suoi ormoni sessuali derivati dal colesterolo, in primis estrogeni e testosterone.
Il testosterone nelle donne è uno dei più importanti ormoni che regolano il desiderio sessuale. Non si lamentino gli uomini che ritengono le prestazioni della loro compagna troppo rare. Ne parlino col loro medico curante. Sperando che sia informato sui fatti, ma soprattutto che non sia stato formato sul problema dai produttori stessi ai loro convegni
E gli psicofarmaci?
Se creo un farmaco per il diabete o per l’ipertensione, per valutarne l’efficacia devo rilevare una variazione significativa dei valori della glicemia o della pressione. Se la glicemia o la pressione non scendono assumendolo, il farmaco è inutile.
Nel caso dei farmaci psichiatrici invece, siano essi tranquillanti, antidepressivi o antipsicotici non c’è nessun valore numerico da alzare o abbassare ma solo l’esito di questionari.
Sono dunque approvati psicofarmaci che nella migliore delle ipotesi hanno differenze di efficacia del 25% rispetto a un placebo, su base questionario. Cioè: il paziente sotto sperimentazione assume una pastiglia che non sa se è un placebo o un farmaco e poi risponde ad alcune domande su come ha dormito, su come si è sentito ecc. Si capisce quanto sia facile ingannarsi con questo tipo di controlli.
Affrontiamo le disfunzioni erettili con una Medicina Umana
Il gioco dell’eccitazione sessuale e delle conseguenti erezioni del pene o del clitoride è un gioco complesso. I corpi cavernosi di entrambi i sessi devono riempirsi di sangue e a questo riempimento è legata la sensazione più o meno forte di piacere che viene provata. Tuttavia, come è chiaro a tutti, non c’è solo la componente fisica.
Entrano in gioco fattori nervosi generali e qua- lunque farmaco in grado di interagire con le nostre capacità sensoriali può alterare il processo. Gli aspetti emotivi, il coinvolgimento, le paure, i condizionamenti possono poi rappresentare la ciliegina sulla torta.
Dissipare le nebbie che avvolgono l’argomento, che usufruisce del complice silenzio di coloro che hanno più a cuore le vendite aziendali rispetto alla salute globale del paziente, è un dovere di tutti. Il medico che si astenga dall’informare i pazienti dei rischi e degli effetti collaterali di un farmaco sta contravvenendo al suo dovere deontologico e si sta rendendo complice dell’industria del farmaco nel nascondere informazioni preziose per una scelta consapevole del paziente.
La medicina che ci piace è un’altra: consapevole, informata, vicina – davvero – al cuore e ai problemi del paziente.
Il direttore Luca Speciani, è pronto con altre notizie e consigli per vivere al meglio ogni singolo giorno. Ti aspettiamo su L’Altra Medicina Magazine in edicola e online!