Il legame con le nostre radici
Ritornare alle nostre origini vuol dire ritrovare il senso della nostra esistenza, riappropriarci della nostra vera carta d’identità, ridare slancio al nostro bisogno di esistere e ritrovare il legame con le nostre radici.
Sono nato in una cittadina del Salento, Gallipoli, e per i miei primi anni ho vissuto nell’entroterra tra suoni, odori, colori, silenzi, abbandoni, aspettative e timori. Spesso mi capita di tornare nei miei vecchi paesi per cercare le facce e le tracce di quel tempo: percorsi d’amore per le vie, gli angoli e gli scorci che mi fanno riesplodere nel cuore antiche schegge emotive e rievocare volti, voci, avvenimenti e… silenzi.
Torniamo indietro nel tempo e riscopriamo il legame con le nostre radici
Un tuffo nel passato che non può che far bene al cuore e che ci aiuta a riscoprire il legame con le nostre radici.
Preferisco la memoria ai filmati del passato che visti dopo poco tempo sono tremendi per la noia, dopo quarant’anni sono tremendi per i visi, i posti e gli individui affogati nei mulinelli del mare procelloso del tempo, che rammentano a chi è rimasto la fugacità della vita: nella memoria rimangono impigliati nella rètina, anzi nella retìna, i pesci di un passato nel mare defunto dell’antichità.
Una terra, il Salento, la mia terra, dove il tempo più somiglia all’eterno, per quell’intreccio di inerzia e lucore, una terra fatta di cultura, coltura e natura: è l’aria aperta e i frutti appesi, il palpito della natura e la calura della controra, è il tempo delle lunghe estati e il luogo della festa, il tempo della passione e il luogo del destino, il tempo bambino e il luogo del ritorno.
Catalizza come una calamita (spesso senza accento finale), e non solo coloro che sono partoriti dal suo ventre materno, perché scendere al sud è sempre un tornare a rivivere il legame con le proprie radici, ma anche chi vive al Nord.
C’è un centro di gravità permanente (concedetemi un ricordo di Franco Battiato) che attira verso sud, anche chi è non ha i suoi natali nel sud: c’è sempre un ricordo, una radice, un familiare o un amico, un richiamo che ti porta a scendere.
Il legame con le nostre radici…da Nord a Sud!
Se il Nord governa e indirizza, il Sud sostiene e supporta; il movimento, il fare è al Nord, il Sud è il riflettere, il riposo dell’essere; il Nord è la cellula, direbbe un medico omeosinergetico, il Sud è il connettivo, la tutela della vita.
Il legame con le nostre radici e il nostro passato, rappresentano il luogo della nascita, il pozzo profondo che disseta la nostra sorgente, la cassaforte dei ricordi.
La ricchezza segreta del Salento è reincantarsi, affrancarsi della nordica globalizzazione, per riscoprire e ripercorrere le tracce delle origini greche e dionisiache, venate d’Oriente, delle declinazioni matematiche di Pitagora e del canto suadente delle Sirene, dei percorsi morotei nella mente e bizantini nell’anima, delle dominazioni dei longobardi e dei saraceni, del pensiero di Vico e del Salento magico e apotropaico indagato da Ernesto de Martino, sino al popolo di formiche che ha ammaliato Tommaso Fiore.
Non possiamo dimenticare il legame con le nostre radici, il passato e tutti i ricordi che fanno parte di noi.
Con il N. 129 de L’Altra Medicina continuiamo la scoperta delle nostre radici…rivivi anche tu tutte le emozioni del passato.
Ti aspettiamo in edicola e online.