Aumento incontrollato delle prescrizioni inutili di ormoni tiroidei
Il crescente aumento delle prescrizioni di ormone tiroideo come terapia sostitutiva per l’ipotiroidismo è diventato un fenomeno rilevante anche in Italia, seguendo il trend già evidenziato negli Stati Uniti e in Inghilterra. Un recente studio ha rivelato un incremento del 30% nelle prescrizioni di terapia sostitutiva ormonale dal 2001 al 2008, sottolineando una tendenza preoccupante.
Contrariamente a un aumento motivato da esigenze curative, emerge una preoccupante percezione tra medici e pazienti che molte di queste prescrizioni siano inutili. La somministrazione eccessiva di ormoni sostitutivi a pazienti subclinici, cioè con livelli ormonali adeguati ma con lievi alterazioni del TSH, contribuisce a una dipendenza farmacologica non necessaria, generando un ciclo di trattamento continuo.
Pericoli delle prescrizioni inutili e della somministrazione inappropriata
Il principale rischio di questa pratica sbagliata è il trattamento di pazienti sostanzialmente sani, creando dipendenza farmacologica e rallentando l’attività naturale della tiroide. L’interruzione della terapia può causare un repentino aumento del TSH, inducendo il paziente a credere erroneamente di necessitare del trattamento. Questo fenomeno contribuisce all’aumento esponenziale dei “malati” di tiroide, creando una percezione distorta della reale necessità di cure.
La diffusione di informazioni errate o tendenziose da parte degli uffici marketing delle multinazionali farmaceutiche presenta una sfida significativa. Nonostante la scadenza dei brevetti abbia ridotto i costi dei farmaci per la tiroide, la pratica errata persiste. La difficile correzione di convinzioni radicate è evidente anche in altri ambiti della salute, come nel caso di vecchi miti sulla dieta e sulla salute cardiovascolare.
Il persistente errore nel credere a informazioni fuorvianti ha portato a un alto tasso di sovradiagnosi nei problemi tiroidei, con un numero significativo di tiroidi asportate in modo inappropriato ogni anno in Italia. L’approccio precoce e incongruo al trattamento di una tiroide ancora sana contribuisce a un aumento insostenibile delle terapie e dei “malati”, alimentando il ciclo di prescrizioni e vendite di farmaci. Che è ciò che sta accadendo con l’ipotiroidismo, vero o supposto che sia.
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