Quando si ingrassa?

quando-si-ingrassa

A chi dice che si ingrassa sempre da Natale a capodanno noi rispondiamo che invece si ingrassa da capodanno a Natale, cioè nei 360 giorni di vita quotidiana, in cui invece di avere uno stile di vita sano e una dieta pulita, ci strafoghiamo di tutto e di più, adducendo mille scuse. Certo abbiamo sempre fretta, i tempi di lavoro non ci permettono di mangiare tranquilli come vorremmo, e poi l’integrale non si trova dappertutto, il biologico costa, e i carboidrati sono così buoni e gratificanti, mentre un aperitivo e due patatine non hanno mai ammazzato nessuno… Ci piace prenderci in giro, insomma, e pensare che siano cinque giorni di panettoni a farci aumentare ogni anno 2-3 kg, ma se mettiamo insieme le informazioni di cui disponiamo, capiamo al volo dove sia la risposta corretta. 

Dobbiamo prendere atto del fatto che uno stile di vita sano prevede, oltre ad un movimento fisico regolare e pressoché quotidiano (è appena uscita la nostra nuova rivista “Muoversi”!), anche un’alimentazione sana, varia e completa che preveda: una ricca colazione, buone proteine in ogni pasto, l’abolizione di zucchero e dolcificanti, e una presenza di carboidrati (solo integrali!) in quantità moderate. Allora sì che potremo permetterci, occasionalmente, qualche piacevole sgarro, che sia natalizio o nel corso dell’anno, senza doverci sentire minimamente in colpa, visto che il nostro metabolismo – attivo e vivace – saprà come liberarsi di quel piccolo eccesso nei giorni a seguire.

All’industria dolciaria invece, che con il ricatto pubblicitario impedisce alla gente comune di prendere atto del fatto che gli zuccheri fanno male, e male sul serio, piacciono le diete di privazione post-sgarro. Perché gli addetti al marketing di dolciumi e bibite gassate sanno benissimo che alla privazione segue l’abbuffata, a cui seguirà un nuovo senso di colpa con nuove privazioni, che porterà a nuove abbuffate e così proseguendo, con somma gioia da parte di chi vende dolci, dolciumi e dolcetti di cui tutte le nostre case, ahimé, straboccano.

Le diete che hanno accesso in TV sono dunque o le classiche ipocaloriche (quelle della fetta biscottata con velo di marmellata, con a pranzo pollo al vapore e verdurine scondite) o i semidigiuni in tutte le possibili varianti. Tutte pratiche che, se fanno perdere qualche kg, lo fanno recuperare nei giorni successivi, ma che soprattutto generano crisi di fame belluina che portano poi a consumare grandi quantità di cibi dolci o ipercalorici e, nelle persone più fragili, portano poi a veri e propri disturbi del comportamento alimentare.

Trovi l’articolo completo del dott. Luca Speciani nell’editoriale del numero 122 de L’altra medicina