Le nostre giornate sono spesso una corsa continua, con la mente sempre rivolta ai progetti futuri o agli errori del passato. Siamo sovraccaricati da mille pensieri, preoccupazioni, dispiaceri, insoddisfazioni e timori che ci impediscono di vivere il momento presente.
Vivere con atteggiamento mindful significa spostare l’attenzione sul momento presente, su cosa accade nella nostra mente, nel nostro cuore e nel nostro corpo. Riconquistare il controllo della propria vita diventando più consapevoli di ogni nostra azione. Imparare a rimanere solidi e stabili al centro delle nostre emozioni come una quercia che sente il vento ma non si fa sbatacchiare in maniera scomposta a destra e a sinistra. Abbracciare l’arte di fermarsi, anche solo per pochi istanti, per ascoltare cosa sta accadendo dentro e intorno a noi. Significa praticare l’arte della presenza.
Mindful eating
Anche quando si parla di cibo, l’attegiamento mindful ci salva la vita e la linea. Essere presenti nel momento presente ci consente di osservare, riconoscere e accogliere la nostra automatica abitudine a ingurgitare dieci biscottini al cioccolato quando ci sentiamo magari solo stanchi, confusi e incapaci di procedere in un momento di incertezza.
La pratica mindfulness ci porta a mettere a fuoco, in tempo reale, quanto i nostri problemi di peso siano strettamente legati a quell’insoddisfazione di fondo che si manifesta a più riprese durante la giornata e in alcuni giorni più che in altri. Senza questa consapevolezza, qualsiasi sforzo dietetico sarà vano.
Invece di ignorare e zittire le sensazioni sgradevoli che ci portano a mangiare, dobbiamo imparare ad accoglierle, a riconoscere in che modo affiorano e in quali parti del nostro corpo. Solo lasciandole fluire raggiungeremo la consapevolezza che, una volta passata l’onda, ci ritroveremo più calmi e capaci di scegliere il passo successivo. L’accettazione e la consapevolezza sono condizioni imprescindibili per guarire dalla fame emotiva e dal mangiare disattento.
Mindful living
Dalla riduzione dello stress, del dolore cronico, della depressione e dell’ansia al miglioramento della memoria, del livello di energia, della forma fisica e del pensiero creativo, sono innumerevoli i benefici dell’atteggiamento mindful.
Ma come si fa a vivere così? La mindfulness è un’esperienza e una pratica continua che pian piano finisce per invadere ogni azione della nostra vita. Ci vuole pazienza e costanza: non possiamo pensare di risolvere il tutto con brevi sessioni di pratica per poi tornare alla nostra vita di sempre.
L’importanza di un respiro
Il modo più semplice per vivere il presente è quello di fare un bel respiro ovunque siamo e qualunque cosa facciamo, ma in modo particolare quando ci entra negli occhi quella fetta di Sacher che occhieggia dal banco del bar. Fare un bel respiro e osservare l’aria che entra nelle narici, scende lentamente nei polmoni, ritira o gonfia la pancia. Un respiro: tutto comincia da qui. E poi un’espirazione tranquilla e senza forzature, osservando come petto e spalle si rilassino. Un istante di pausa. Una pausa in presenza.
Il respiro, secondo molti esperti della materia, è lo strumento più semplice e immediato. Ma non funziona così facilmente per tutti. Non importa; ciascuno può avere il proprio modo di riportare l’attenzione al presente: una pietrina levigata in tasca, che al solo tatto ci ricorda che non stiamo vivendo il momento; un colore, che ogni volta che lo vediamo ci ricorda che abbiamo inserito il pilota automatico e non siamo presenti.
Può apparire banale ma è tutto qui il concetto di mindfulness e mindful eating. Tutto sta nella differenza tra vivere il quotidiano in maniera automatica e distratta oppure centrata e consapevole; tra mangiare in maniera automatica e distratta o mangiare in maniera attenta al momento presente e consapevole. Assaporando ciò che abbiamo scelto di portare alla bocca. Poi naturalmente seguono tanti esercizi ed esperienze didattiche per radicare e consolidare la pratica, ma solo questo piccolo e semplice ritorno a noi stessi ha davvero il potere di cambiare le nostre abitudini, la nostra qualità di vita e la nostra forma fisica.
Tratto da un articolo della dottoressa Daniela Iurilli, naturopata nutrizionista, sul numero 96 de L’Altra Medicina (giugno 2020), acquistabile online e in edicola.