A livello medico e biologico, lo stress è nato, come termine, solo nel 1935. Qualche anno dopo, il medico austriaco Hans Selye lo definì un vero e proprio disturbo. Oggigiorno si tratta di una parola di uso comune, che indica una continua ricerca di assestamento psicofisico a situazioni che ci mettono sotto pressione.
Senso di stanchezza
Spesso si sottovaluta la fatica accumulata, soprattutto perché viviamo in una società in cui è quasi d’obbligo essere multitasking: il ricorso a integratori per la stanchezza è un ottimo metodo per supportare l’organismo e allontanare lo stress. Questo perché molto dipende da delicati equilibri chimici.
Zinco, magnesio, vitamine e aminoacidi sono solo alcuni degli elementi che ogni giorno si consumano correndo tra scuola, spesa e lavoro, non solo a livello fisico, ma anche cerebrale. Quando ci si sente spossati già a metà giornata, occorre immaginare di essere come dei veicoli in rosso che dovrebbero fare benzina. L’alimentazione e l’eventuale supporto di integratori sono quindi basi fondamentali in questo senso.
Altri effetti sull’organismo
Oltre a una stanchezza più o meno motivata, lo stress potrebbe portare anche a disturbi del sonno, facendo diminuire le ore di riposo che tanto servirebbero. Quando si hanno molti pensieri, infatti, può accadere di svegliarsi continuamente, oppure ben prima del suono della sveglia e quindi esacerbare le difficoltà durante il giorno.
Mal di testa, inappetenza o ricerca di cibi poco sani, oltre a irritabilità e distrazione sono alcune delle numerose conseguenze che la tensione continua può causare, fino a disturbi di tipo gastroenterico. Ma come si fa a ridurre lo stress se i fattori “di rischio” sono ovunque?
Combattere lo stress
Senza necessariamente scomodare la psicologia, si può tentare di arginare lo stress quotidiano semplicemente mettendo in atto dei meccanismi che fungano da difesa o quantomeno da barriera.
Innanzitutto occorre scindere tra motivazioni oggettive e soggettive che possono portare allo stress: se, come visto, sull’equilibrio chimico del corpo si interviene facilmente, su una lunga coda di macchine non è certo possibile. Quando si ha la possibilità di fermarsi per pochi minuti, anche se seduti in auto o su un mezzo pubblico, si può provare con la respirazione profonda.
Si inspira dal naso, si trattiene l’aria per 7/8 secondi e si espira dalla bocca. Nel frattempo, oltre che sul respiro, sarebbe utile inoltre concentrarsi sul corpo, sui muscoli tesi e cercare di allentare la tensione. Sono piccoli esercizi che non necessariamente devono essere svolti sprofondati su un divano, ma possono aiutare a riportare un po’ di calma.
L’utilizzo massivo degli smartphone può essere persino posto a nostro vantaggio: quando è possibile, invece di controllare mail o fare telefonate di lavoro, perché non sfruttarlo per ascoltare della musica nei ritagli di tempo? Non a caso, la musicoterapia promuove il benessere psicofisico.
Un po’ di routine e di esercizio
Visto che lo stress si verifica soprattutto quando ci sono intoppi importanti alla routine, può essere una buona idea ricrearla in qualche modo: all’ora di pranzo, se non si riesce a tornare a casa, bisogna ritagliarsi comunque del tempo per sedersi e mangiare comodamente, evitando di farlo magari in piedi.
Infine, meglio affrontare una rampa di scale invece di prendere l’ascensore, per scaricare la tensione accumulata nell’ingorgo cittadino e arrivare in ufficio più rilassati.