Inutile negarlo: il mondo che conoscevamo fino all’avvento della pandemia è inesorabilmente e drammaticamente cambiato.
E siamo cambiati anche noi, dentro.
Non guardero mai più con gli stessi occhi…
Riporto qui un commento di Stefano Burbi che coglie appieno il nocciolo della questione:
“Non guarderò mai più con gli stessi occhi la categoria dei medici, degli infermieri, degli amministrativi della sanità, perché hanno collaborato ampiamente con il sistema che ha discriminato senza alcun fondamento scientifico e che fino a tutto il 2022 ha imposto il possesso di un lasciapassare pseudosanitario agli accompagnatori e ai visitatori dei malati negli ospedali.
Semplicemente vergognoso, senza possibilità di repliche.
Non guarderò mai più con gli stessi occhi la categoria dei giornalisti, che da 27 mesi ripetono a pappagallo la stessa versione senza alcuno straccio di evidenza scientifica ma a cui nessuno chiede con l’aria irritante da eterno dormiente: “E le fonti? Il link?”, perché lo dice “la scienza”.
Non guarderò mai più con gli stessi occhi gli insegnanti, che dovevano essere i primi a dire di no a ciò che è insensato ed inutile, ma che hanno messo la testa sotto la sabbia per non contraddire il potere: e pretendono di salire in cattedra per insegnare chissà cosa ai nostri ragazzi, costretti alla museruola, vista in ottica “educativa”, come l’ineffabile ministro Bianchi ha affermato.
Non guarderò mai più con gli stessi occhi nemmeno le forze dell’ordine, che si sono prestate a servire le forze
del male, aiutandole a rovinare la vita a tanti innocenti.
Ho smesso di ritenere amici quelli che hanno accettato in silenzio, o, ancora peggio, supportato, l’infame apartheid che ancora non è scongiurato per i prossimi anni ma che spero con tutto il mio cuore non osino più riproporre, perché errare è umano, ma perseverare è diabolico e non lo permetteremo più.”
Trovi l’articolo completo del dott. Luca Speciani sul numero 128 de L’altra medicina in edicola.