Per smettere di fumare generalmente ci si affida a professionisti come psicologi, esperti di training anti-fumo, agopuntori, riflessologi auricolari ecc…
Ma qui vogliamo andare oltre il mero affidamento esterno per farsi aiutare e vogliamo proporvi una strategia alternativa in cui chi ha il problema diviene il protagonista attivo della soluzione.
Una soluzione che va indagata in completa antitesi al vizio, che subdolo e maledetto, si annida e si nasconde nei meandri del cervello e mantiene le persone legate a sé e ne scandisce le abitudini facendole agire in automatico.
Andare a scardinare passo passo gli appigli fisici, mentali e comportamentali di questo vizio malsano non è certo cosa semplice.
Intanto bisogna andare a disinnescare il pilota automatico per sganciarsi dalla schiavitù dalla sigaretta. Ed iniziare a fumare più consapevolmente in un certo senso. Ossia prima di accendere ogni sigaretta bisognerebbe chiedersi se è davvero necessario fumarla e se non si può o farne a meno oppure fare dell’altro anziché fumare.
Per smettere di fumare è sicuramente di aiuto l’attività fisica. I principali alleati del fumo, infatti, si chiamano sedentarietà e pigrizia che possono essere battuti tranquillamente sul campo dai suoi corrispettivi naturali ossia, movimento e attività fisica.
Il motivo è semplice. Fumo e sport sono inconciliabili poiché il fumo, provocando una diminuzione della capacità polmonare e della forza muscolare, incide negativamente sul rendimento sportivo. Infatti, l’attività aerobica è basata sull’efficacia del meccanismo di trasporto dell’ossigeno ai tessuti; questo meccanismo vede coinvolti polmone (la sorgente d’ossigeno), emoglobina (che lega l’ossigeno nel sangue) e capillarizzazione del muscolo. Il fumo interferisce ad ogni livello.
Quindi è chiaro la nostra supposizione iniziale ora può essere considerata la panacea di questo male oltre di tanti altri e può essere inserita a tutti gli effetti tra le migliori strategie biologiche e naturali per superare la dipendenza da nicotina. Questo perchè, mentre il fumo danneggia la performance sportiva, l’attività fisica, al contrario, aiuta a combattere la dipendenza dalla sigaretta agendo e andando a colpire gli stessi recettori. Così come la nicotina stimola il sistema nervoso centrale affinché rilasci i mediatori del benessere (serotonina, dopamina, noradrenalina), lo sport stimola la produzione di endorfine che aiuta così a resistere alle crisi d’astinenza; fungere da valvola di sfogo per eliminare tensioni e stress; a migliorare il benessere generale psico-fisico, rinforzando la decisione di smettere di fumare per migliorare le proprie performance.
Così un buon modo naturale per smettere di fumare è inserire tra le proprie buone abitudini una sana, costante, regolare e graduale attività fisica di tipo aerobico, semplicemente associando ad ogni step progressivo della performance sportiva una graduale e proporzionale riduzione delle sigarette fumate.
Una volta iniziato e preso il ritmo sarà proprio il vostro corpo in modo del tutto autonomo e molto naturale a a chiedervi sempre meno sigarette e a distaccarsi progressivamente dal desiderio di fumare. Il motivo è semplice. Le due attività sono completamente in antitesi l’una con l’atra ed entrambe, insieme non possono coesistere e poi perchè le endorfine liberate durante il movimento fisico vi riempiranno di una maggiore sensazione di piacere e relax, più duraturo rispetto alla sigaretta e soprattutto senza effetti collaterali, tanto da non sentire più il bisogno di fumare.
Trovi l’articolo completo di Sabrina Vicini su L’altra medicina numero 103.