Il sorgo è una passione indescrivibile…lo studio dal 2015 e qualche giorno ho parlato delle mie innovazioni alla 1st Global Sorghum Conference che si è svolta a Montpellier, Francia nel giugno 2023.
Il Sorgo è uno dei cerali più straordinari, insieme al Monococco, che la natura ci abbia donato.
È il quinto cereale per importanza mondiale sebbene in Italia sia ancora poco diffuso nell’alimentazione umana.
E’ presente nella storia agricola del nostro paese ma è stato soppiantato dalle alte rese del frumento nato negli anni ’60-70.
Le scope di saggina sono tutt’ora realizzate con gli steli di questo cereale. Sul mercato lo troviamo in due versioni: decorticato e integrale.
Il primo è più adatto a persone che devono controllare l’assunzione di fibre a causa di problemi intestinali (SIBO, fermentazione, RCU, Crohn ecc..).
Persone che desiderano comunque una alternativa ricca di nutrienti rispetto al riso.
È importante sottolineare che ha un basso indice glicemico e un contenuto di nichel medio di 1,7 mcg/100g (che potrebbe variare in base alle coltivazioni e alla provenienza).
Il sorgo richiede trattamenti pressoché́ impercettibili, sia a livello di fertilizzanti che di prodotti fitosanitari sia perché è poco esposto agli attacchi dannosi dei fitofagi e parassiti. Questo perchè attinge l’azoto dal terreno e non necessita di fertilizzanti.
Dopo il raccolto lascia pochissimi residui solubili, contribuendo a ridurre il rilascio di nitrati nell’acqua. È, inoltre, molto facile trovarlo italiano o europeo (la Francia è stata tra le prime nazioni a coltivarlo in Europa) e questo garantisce l’assenza di sterilizzanti come l’ossido di etilene, utilizzati nel paesi extra Ue per evitare l’insorgenza di larve e insetti durante il trasporto e la giacenza nei magazzini.
Trovi l’articolo completo di Monia Caramma sul numero 128 de L’altra medicina in edicola.