Oggi parliamo del quinto tipo costituzionale del sistema Rimodrena, ovvero la cosiddetta “ananas”. Si tratta di un tipo selvatico, con una conformazione fisica facilmente riconoscibile: la donna ananas presenta segni di moderata mascolinizzazione e una colonnarità del tronco, con totale assenza della naturale differenza vita-fianchi. Questa struttura è dovuta a una inversione degli ormoni sessuali che nasce quasi sempre da uno squilibrio glicemico di base.
Andiamo a scoprire insieme le caratteristiche del quinto tipo costituzionale.
Caratteristiche fisiche
Come accennavamo, la donna ananas presenta una serie di moderata mascolinizzazione: sopracciglia folte, viso squadrato e con acne o comunque pelle difficile da trattare. Vi può essere tendenza alla perdita di capelli. A livello corporeo vi è una discreta propensione all’irsutismo, con peluria sulle labbra e sulla linea alba (dal pube all’ombelico). La struttura è spesso muscolare, il seno poco sviluppato e con una totale assenza di differenza vita-fianchi. L’insieme di queste caratteristiche genera una struttura di tipo “colonnare” che ricorda l’ananas e che è molto lontana dalla forma ideale a clessidra del corpo femminile.
Dove però il cocomero ha una pancetta localizzata sull’addome e il tipo arancia ha un gonfiore sferico, l’ananas mostra invece una colonnarità complessiva, spesso anche muscolare che, abbinata alle altre caratteristiche, lo contraddistingue senza possibilità di errore. L’ananas maschio, molto meno diffuso, ha sempre una struttura colonnare, ma invece di presentare mascolinizzazione si presenta al contrario più effeminato. Restano in ogni caso acne e pesantezza generale di struttura.
Caratteristiche psichiche
L’ananas femmina è “maschile” nei comportamenti: modi di fare bruschi, decisioni improvvise e cambi repentini. Ha però una fragilità emotiva molto femminile che porta spesso al pianto o alla depressione, soprattutto nei momenti in cui dovrebbe esserci il ciclo, che invece non c’è o è molto irregolare. Gli sbalzi d’umore sono quindi caratteristica frequente di questo tipo costituzionale. La donna ananas è in lotta con il peso da anni e, considerati i cocenti insuccessi, è piuttosto disillusa, con reazioni drastiche (del tipo, “nulla potrà mai funzionare”). In contrapposizione alla stanchezza cronica del sedano, presenta però una buona propensione allo sport e al movimento.
Caratteristiche metaboliche
L’ananas corrisponde in modo marcato alle caratteristiche che si ritrovano nella cosiddetta “sindrome dell’ovaio policistico”, una serie di sintomi molto comuni nelle ragazze adolescenti che dipendono da uno squilibrio nella produzione di androgeni e di estrogeni, connessi con squilibri glicemici generali. La costituzione di base ha solo una parte nella strutturazione del tipo fisico e metabolico: la maggior parte delle caratteristiche nasce da una prolungata sequenza di errori nutrizionali e di stile di vita che determinano, in un terreno predisposto, il quadro sintomatico dell’ananas.
Il punto chiave nella struttura dell’ananas è un’alterata attività delle ovaie. Occorre sapere infatti che le ovaie hanno cellule specializzate sia nella produzione di estrogeni (ormoni femminili) sia di androgeni (ormoni maschili). Il delicato equilibrio tra gli uni e gli altri determina molte delle nostre caratteristiche sessuali secondarie, con una predominanza androgenica nei maschi ed estrogenica nelle femmine.
L’insulina, che è l’ormone ipoglicemizzante per eccellenza, e che è sempre chiamato in causa ogni qual volta la glicemia salga, ha un effetto di stimolo sulle cellule ovariche che producono androgeni, così che la donna frequentemente iperglicemica (e quindi iperinsulinemica) si troverà ad avere un’innaturale e frequente stimolo alla produzione di androgeni con le conseguenze metaboliche sopra descritte e una relativa mascolinizzazione generale della propria figura.
Le conseguenze metaboliche dell’ananas, ascrivibili a uno squilibrio glicemico e insulinico di base, sono quindi le seguenti:
- tendenza a prendere peso (e grasso) con facilità (ricordando che l’insulina ha anche un effetto anabolizzante: si tratterà quindi di un grasso “muscoloso”)
- tendenza all’acne e alla pelle grassa in genere per le oscillazioni ormonali sessuali e per l’affaticamento epatico che ne consegue
- disturbi di vario genere del ciclo ovarico fino all’amenorrea totale
- dominio androgenico generale che genera irsutismo, policistosi ovarica, acne, perdita capelli, maggior desiderio sessuale.
La chiave per una modifica contestuale di tutti questi parametri fuori posto non è nella correzione soppressiva di uno o dell’altro sintomo, ma nell’aggiustamento del parametro più importante da cui nascono tutti i sintomi derivati: l’iperglicemia e la resistenza insulinica di base.
Una fitoterapia per l’ananas
I primi e più importanti interventi per riaggiustare un’iperglicemia e una resistenza insulinica sono sempre il movimento fisico regolare e un’alimentazione priva di zuccheri aggiunti e di farine raffinate. Anche la fitoterapia può venire in aiuto al tipo ananas: pensiamo all’effetto della cannella (Cinnamomum zeylanicum) sulla glicemia, ma come sinergici ci sono anche il Berberis (crespino) la banaba (Lagerstroemia speciosa), i lupini, la curcuma, le foglie d’ulivo, la gymnema (“mangia zucchero) e perfino alla farina di chufa.
Altrettanto importante è un buon livello di colesterolo totale che, ricordiamolo: una sua eventuale carenza può creare squilibri negli ormoni sessuali, sia maschili che femminili. Livelli corretti di colesterolo si ottengono non tanto assumendone dall’esterno (il contributo esterno è infatti minimo) quanto piuttosto attraverso un’alimentazione normocalorica, abbondante e variata, ricca di proteine e grassi animali. Attenzione a chi riduce artificiosamente i propri livelli naturali di colesterolo con statine o altri farmaci: gli effetti sull’equilibrio degli ormoni sessuali non tarderanno a farsi sentire.
Ricordando che i fitoestrogeni agiscono sia aumentandone l’azione pro-estrogenica in caso di carenza, sia riducendone l’effetto in caso di eccesso, possiamo senza dubbio dire che anche nell’ananas questi fitocomposti possono esserci di grande aiuto. Ecco dunque la possibilità di fare uso di isoflavoni della soja o del trifoglio rosso, di agnocasto (Vitex agnus-castus), di Dioscorea, di Angelica, di cimicifuga (Actea racemosa), di luppolo (Humulus lupulus), di Salvia officinalis, di lampone (Rubus fruticosa) tutti principi attivi in un modo o nell’altro correlati con la regolazione degli ormoni sessuali.
Tra i principi non fitoterapici è bene ricordare, per non dimenticarli, l’inositolo (la cui azione sul ripristino della fertilità attraverso l’attivazione dei secondi messaggeri interni alla cellula è ben nota) e la vitamina B6, centrale in alcuni passaggi chiave della fertilità femminile. Un buon probiotico conterrà: Bifidobacterium breve e Lactobacillus plantarum, che favoriscono il dimagrimento.
Olio per massaggio connettivale
Su base olio di mandorle, gli oli essenziali adatti all’ananas sono l’olio di cipresso (Cupressus sempervirens) e l’olio di cannella (Cinnamomum zeylanicum). L’olio di cipresso, estratto dai galbuli e dai rametti della conifera, contiene cadinene, canfene, pinene (espettoranti), acidi diterpenici, bisflavonoidi (cupressoflavone), leucoantociani, tannini catechici, catecolo.
Mentre i flavonoidi hanno effetto vasocostrittore e sono quindi utili per emorroidi, vene varicose, cellulite, i terpeni del cipresso hanno una profonda attività fitoestrogenica e sono quindi perfetti per la cura dell’ananas. La cannella agisce invece, come già descritto, migliorando la capacità ipoglicemizzante dell’organismo.
Tratto da un articolo del dottor Luca Speciani e della dottoressa Lyda Bottino sul numero 95 de L’Altra Medicina (maggio 2020), acquistabile online.