L’insufficienza venosa degli arti inferiori è un disturbo molto comune, in particolar modo nei soggetti di sesso femminile; si stima infatti che colpisca circa un terzo delle donne. Anche gli uomini comunque possono soffrirne.
Non è in sé un disturbo grave, ma può risultare particolarmente fastidioso e ha anche risvolti negativi da un punto di vista estetico.
Fra i rimedi spesso consigliati per contrastare questo disturbo si ricordano principalmente le calze elastiche a compressione graduata e l’adozione di uno stile di vita sano. Inoltre, per combattere le manifestazioni attribuibili a questo disturbo, sono disponibili rimedi a base di flavonoidi, come per esempio Daflon 500 per il gonfiore alle gambe e per altri sintomi di insufficienza venosa; è un farmaco da banco a base di diosmina ed esperidina che ha un effetto benefico sul microcircolo; rientra nella categoria dei vasoprotettori e venotonici.
Insufficienza venosa agli arti inferiori: come si manifesta?
L’insufficienza venosa agli arti inferiori può manifestarsi con la comparsa di vari sintomi e segni che sono legati al ristagno del sangue nelle vene delle gambe; fra quelli più comuni si ricordano il gonfiore alle gambe e alle caviglie, prurito, arrossamento della parte coinvolta, comparsa di capillari, vene varicose e ulcere; è inoltre generalmente presente una certa sensazione di pesantezza alle gambe.
Come si può notare sono tutti sintomi e segni piuttosto fastidiosi e che, come accennato, possono rappresentare anche un problema dal lato puramente estetico.
La patologia tende a subire un certo peggioramento durante i mesi estivi. Nei mesi più caldi, infatti, tutto il circolo venoso subisce una certa vasodilatazione; l’ulteriore ingrossamento peggiora la situazione delle gambe, spesso piuttosto gonfie e dolenti. In alcuni casi il peggioramento della sintomatologia è piuttosto rapido e può essere consigliabile consultarsi con il proprio medico curante.
Insufficienza venosa: quali sono i principali fattori di rischio?
Diversi sono i fattori di rischio per la comparsa dell’insufficienza venosa. Fra questi si ricordano principalmente il sesso femminile e l’età (il problema è più comune nelle donne adulte che in quelle di giovane età).
La patologia è più comune nelle donne e ciò è attribuibile a problematiche di tipo ormonale; il disturbo per esempio tende ad aggravarsi durante periodi particolari come per esempio la gravidanza e la menopausa, condizioni in cui si hanno notevoli cambiamenti ormonali.
Altri fattori di rischio sono la sedentarietà e lo svolgere una professione in cui si staziona a lungo in posizione eretta o seduta. Possono favorire la comparsa del problema o peggiorare la condizione anche l’obesità, il fumo di sigaretta e abitudini alimentari scorrette nonché l’assunzione della pillola anticoncezionale e la terapia ormonale sostitutiva (piuttosto comune in menopausa).
I principali rimedi
Per contrastare l’insufficienza venosa agli arti inferiori viene spesso prescritto l’utilizzo di calze elastiche a compressione graduata, un presidio sanitario che risulta piuttosto efficace nella riduzione della sintomatologia di tale condizione; le calze elastiche non possono guarire l’insufficienza venosa, ma possono rallentarne il peggioramento.
Esse agiscono esercitando una compressione che è maggiore a livello delle caviglie e si riduce man mano che si arriva al ginocchio o alla coscia; questa compressione graduale favorisce il ritorno venoso verso il cuore.
Può risultare inoltre utile il ricorso a medicinali a base di flavonoidi che esplicano un’azione vasoprotettrice e vasotonica con conseguente riduzione dell’infiammazione e potenziamento delle pareti venose.
È infine consigliabile praticare una regolare attività fisica, adottare un regime alimentare sano ed equilibrato ed evitare abitudini dannose come il fumo di sigaretta.