L’idea che la Tecnologia ci sia sempre stata, e che accompagni la vita della specie umana sin dalla sua comparsa, è un’idea che non viene ritenuta discutibile.
Purtroppo, come qualsiasi altro dogma tecnologico anche questo non ha basi solide, ma solo inzuppate nella melma della millenaria propaganda tecnicista. Il punto di partenza che legittima questa falsa convinzione è quello che considera la Tecnica come un ausilio al quale l’umanità avrebbe fatto ricorso da sempre.
Siccome la Tecnologia è stata usata dall’umanità di ogni tempo e di ogni luogo – sostiene appunto questo dogma –, la produzione tecnologica è una dote congenita alla natura umana, non un processo culturale; dunque, la Tecnologia è inevitabile come lo è l’innamoramento o la fame.
Criticarla è un’attività̀ assurda, almeno quanto lo è il criticare il battito cardiaco.
Il presupposto errato che fonda questo ragionamento risiede nella confusione tra “oggetto tecnologico” e “utensile” (o “attrezzo”, o “strumento” in senso stretto).
Si pensa cioè̀ che gli utensili siano una forma primitiva di tecnologia o, se si preferisce, che gli oggetti tecnologici siano un’evoluzione intelligente dell’utensile. Visto che gli umani hanno fatto uso di utensili fin dagli albori, ecco che la Tecnologia risulterebbe connaturata all’esistenza umana.
Peccato che gli utensili non abbiano nulla a che fare con la Tecnologia, e non abbiano nulla a che fare nemmeno con gli oggetti tecnologici, ossia coi prodotti di quel processo che chiamiamo Tecnologia.
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