Il miglio è un cereale presente nell’alimentazione contadina sin dall’antichità. Ha un ottimo potere nutritivo grazie alla presenza di fosforo, potassio, magnesio, vitamine del gruppo B, in particolare Tiamina e Niacina che interviene attivamente e aiuta l’organismo a gestire più̀ di 400 reazioni enzimatiche.
È noto per i benefici su pelle, capelli e unghie, legati alla presenza di acido silicico, una sostanza che stimola la produzione di collagene e di cheratina.
Molti Medici Oncologi ne suggeriscono l’assunzione per contrastare gli effetti collaterali delle chemio terapie.
Le varietà più scure sono una fonte di betacarotene, che agisce sia come antiossidante che come precursore della vitamina A, aiutando l’organismo a combattere i radicali liberi.
Il miglio è povero di carboidrati semplici e ricco di carboidrati complessi, il che lo rende un alimento a basso indice glicemico (IG).
Contribuisce a non far alzare la glicemia postprandiale, consentendo alle persone con diabete di gestire più̀ facilmente i livelli di zucchero nel sangue. Ciò significa che il miglio richiede più tempo per essere digerito rispetto alla farina di grano comune.
Il miglio è ricco di fibre alimentari, sia solubili che insolubili. La fibra insolubile del miglio è nota come “prebiotico”, ovvero favorisce i batteri buoni dell’apparato digerente.
La sua fibra solubile può aiutare a ridurre la quantità̀ di colesterolo “cattivo”, un fattore di rischio per l’arteriosclerosi.
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