Nell’endometriosi il segno distintivo è la presenza, in sede ectopica, di tessuto simile a quello che riveste la cavità uterina (detto endometrio). Questa si accompagna a tessuto fibroso e ad una importante infiltrazione di cellule del sistema immunitario. Può generare lesioni ginecologiche locali ma può colpire più organi creando anche disturbi infiammatori sistemici e una sintomatologia dolorosa fortemente condizionante la qualità di vita della donna. Infatti, benché definita benigna, risulta difficilmente trattabile e complesso l’approccio diagnostico-terapeutico.
Sintomi e complicanze
I sintomi principali includono dismenorrea, dolore pelvico cronico, dolore durante i rapporti, disturbi intestinali e urinari. L’endometriosi può localizzarsi nelle ovaie, nelle tube, nella vescica e nel retto, causando infiammazione cronica e, in alcuni casi, patologie autoimmuni. Il dolore può evolversi in neuropatico, influenzando negativamente il sistema nervoso centrale e la qualità della vita.
Tipologie di lesioni
Si distinguono tre forme principali: lesioni peritoneali superficiali, endometrioma ovarico e endometriosi a infiltrazione profonda (DIE), quest’ultima più invasiva e difficile da trattare. L’adenomiosi, invece, coinvolge la parete muscolare dell’utero.
Diagnosi e cause
La diagnosi è complessa e spesso tardiva, con un ritardo medio di 6-9 anni. La laparoscopia è l’unico metodo definitivo, ma l’ecografia avanzata può essere molto utile. Le cause ipotizzate includono mestruazione retrograda, anomalie del sistema immunitario, predisposizione genetica e fattori ambientali. Il microbiota intestinale sembra avere un ruolo importante nella regolazione ormonale e dell’infiammazione.
Influenza ambientale e stili di vita
L’esposizione a interferenti endocrini (pesticidi, plastiche, metalli pesanti) e fattori epigenetici può contribuire all’insorgenza della malattia. Un’alimentazione ricca di zuccheri raffinati e cibi pro-infiammatori peggiora i sintomi, mentre una dieta equilibrata e l’attività fisica possono migliorare la qualità della vita.
Trattamenti e gestione
Le terapie ormonali mirano a sopprimere l’attività ovarica, ma non sempre sono efficaci e possono avere effetti collaterali. I farmaci antinfiammatori e gli analgesici oppioidi hanno limitazioni, mentre i cannabinoidi mostrano potenziale nel trattamento del dolore neuropatico. La chirurgia è un’opzione, ma presenta un alto rischio di recidiva.
Ruolo della dieta e integrazione
L’alimentazione può influenzare la malattia: la dieta mediterranea, la low-carb e la low-FODMAP possono alleviare i sintomi. Sono utili integratori con proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, come vitamina D, omega-3, curcumina, resveratrolo e probiotici. Tuttavia, il regime alimentare va personalizzato in base alle esigenze della paziente.
Conclusioni
L’endometriosi è una malattia multifattoriale che richiede un approccio integrato, combinando trattamenti medici, chirurgici e cambiamenti nello stile di vita. La personalizzazione delle cure, unita alla consapevolezza dei fattori predisponenti, può migliorare il benessere delle donne affette da questa patologia.

Monica Perotti
Laurea in Medicina e Chirurgia, specializzazione di Ginecologia e Ostetricia. Attualmente lavora in privato occupandosi di patologie gastro-intestinali e disendocrine. Medico di segnale e coordinatrice dieta GIFT Emilia Romagna.

Monica Perotti
Laurea in Medicina e Chirurgia, specializzazione di Ginecologia e Ostetricia. Attualmente lavora in privato occupandosi di patologie gastro-intestinali e disendocrine. Medico di segnale e coordinatrice dieta GIFT Emilia Romagna.
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