Ogni tipo costituzionale vive l’attivazione al movimento in modo diverso.
Se qualche periodo è stato disastroso, per impatto dello stress e disponibilità/ricerca di cibi dolci ed energetici, saranno il cocomero (ipercortisolico) e arancia e ananas, iperinsulinemici con problemi glicemici, a patirne di più gli effetti. Spetta soprattutto a loro invertire la marcia in modo deciso, riprendendo con decisione l’attività fisica, con un brusco cambiamento di prospettive: il movimento deve diventare, per questi tre tipi costituzionali, una regola quotidiana verso la quale non transigere mai, quali che possano essere le scuse riportate.
Niente scuse, dunque. Se non riduciamo drasticamente l’impatto degli zuccheri in questi tre tipi costituzionali il rischio è che le abitudini più rilassate dei periodi di stasi sportiva continuino senza interruzione, prolungando una situazione di disagio che va invece corretta con decisione (salvo poi trovarsi come sempre, dopo le feste pasquali, a temere come la peste l’ineluttabile “prova bikini”, ricorrendo alle solite distruttive diete ipocaloriche, che già tanti danni ci hanno regalato in passato).
Ricordiamoci che il cocomero, in particolare, deve limitare/contrastare lo stress percepito, dunque attenzione: se aggiungiamo ad una vita già molto piena l’obbligo di andare ogni sera in palestra dall’altra parte della città, con traffico dell’ora di punta, difficoltà di parcheggio, lunghi tempi per cambio e doccia e rientro a casa trafelati, gli effetti complessivi possono essere più negativi che positivi.
Cerchiamo dunque di inserire armonicamente l’attività nella nostra giornata, prevedendo giorni di minore e maggiore impegno, in funzione delle difficoltà quotidiane, e soprattutto cercando di divertirci: la dopamina e la serotonina, naturalmente prodotte quando siamo felici insieme alle piacevoli endorfine da sforzo, sono gli antidoti migliori all’ipercortisolismo costituzionale.
Arancia e ananas dovranno invece semplicemente unire alla rinnovata verve sportiva, un’attenzione particolare a tutte le fonti di zucchero, che per loro sono veleno puro: si dimentichino dunque per qualche settimana di pane, pizza, pasta rivolgendosi invece a buone fonti proteiche e a grandi quantità di frutta e verdura.
L’ananas, in buona compagnia con l’iperestrogenico avocado, dovrà inoltre avere attenzioni particolari verso il proprio fegato, che apprezzerà senza dubbio una intensa attività di depurazione, basata sui classici carciofi, tarassaco, rosmarino, cardo mariano e vitamine del gruppo B. Il fegato contribuisce infatti in modo rilevante alla produzione di ormoni sessuali, che nell’ananas e nell’avocado sono parzialmente squilibrati.
Attenzione al naturale risveglio sessuale: se il fegato è ancora intasato dall’aumento di carico alimentare di periodi più difficili, si rischia di non riuscire a realizzare quel risveglio metabolico auspicabile per stare bene.
Ricordiamoci che da un punto di vista evolutivo la nostra sessualità rappresenta una mission biologica, e un danno alla nostra sfera sessuale può tramutarsi rapidamente in un rallentamento metabolico complessivo (cioè il corpo dice, sintetizzando: se non posso realizzare compiutamente la mia mission biologica, a che serve tutto il resto?). Utili accessori fitoterapici in questo momento sono i fitoestrogeni come trifoglio rosso, isoflavoni della soja, cimicifuga ecc. che (ricordiamolo) sono modulatori del quadro estrogenico, ovvero ne aumentano la disponibilità in chi ne sia carente (ananas), riducendola in chi ne abbia eccesso (avocado). Non deve mai mancare anche un regolatore naturale progestinico come la Dioscorea. Anche la vitamina B6 e l’inositolo (B7) sono preziose in questa fase.
Quadro tutto diverso invece per il sedano, dominato da astenia e da cronica carenza energetica. L’inverno può essere stato per il sedano un toccasana grazie alle maggiori disponibilità alimentari, che una volta tanto lo invitano ad alimentarsi con abbondanza. Ma in alcuni casi l’inverno può anche essere stato vissuto, a causa delle giornate più fredde e brevi e di una naturale tendenza del sedano alla depressione e all’inattività, in modo del tutto sbagliato, richiudendosi in sé stessi come a conservare, davanti al gelo, le poche preziose energie rimaste.
In questo quadro la forte richiesta energetica dei mesi primaverili del risveglio possono rappresentare una iattura invece che una fortuna. Ecco dunque perché è assolutamente importante per il tipo sedano appoggiare la rinascita con una serie di azioni rafforzanti e ricostituenti. In primis diventa fondamentale mantenere alto l’aspetto calorico-nutrizionale, così come si era cercato di fare in inverno. Cambiano ovviamente gli ingredienti, ma, se possibile, insieme alle maggiori quantità di frutta e verdura primaverili, cerchiamo di mantenere alto il consumo di cibi densamente energetici come pasta integrale, olio extravergine, noci e altri semi oleosi, latticini, carni, uova. A livello di integrazione è importante per il sedano aiutarsi con Rhodiola rosea (inibitore naturale delle monoaminossidasi), ginseng, pappa reale, Ribes nigrum (sostegno surrenale), vit.C e vit.D, glutatione.
La richiesta energetica primaverile, in assenza di aiuti e partendo da una situazione di relativa carenza, può stroncare il sedano, che dovrà quindi reagire in modo proattivo ai nuovi stimoli stagionali.
Momento magico, invece, per il glicine, che – determinato e deciso come da sue peculiari caratteristiche psichiche – sentirà l’energia fiorire come le fioriture primaverili, e sentirà un forte bisogno di esprimersi in qualche campo con la sua esuberante vitalità: nello sport studierà un obiettivo agonistico e imposterà un piano di allenamento coerente. In ambito nutrizionale presterà maggiore attenzione a cibi sani e leggeri. E sul lavoro sfrutterà la rinnovata voglia di fare stagionale per impostare qualche nuovo progetto creativo. Ricordiamoci però che il glicine è glicine (in relativo equilibrio ormonale) proprio perché sa bilanciare gli stimoli ambientali esterni con una naturale moderazione. Quando questa viene a mancare, per esempio perché gli stimoli lavorativi diventano troppo intensi, il glicine può sovraccaricare il proprio surrene e trasformarsi lentamente in un cocomero, dominato dal cortisolo.
Dove invece il cortisolo sia carente, magari in abbinamento con una certa inefficienza polmonare o renale, il glicine può deperire virando impercettibilmente a sedano. Ecco dunque che il momento della rinascita e del rinnovo deve essere interpretata dai diversi tipi costituzionali in modo coerente con le proprie caratteristiche fisiche e psichiche. Farlo può voler dire mettere le basi per una più facile interpretazione dei nostri compiti in tutte le stagioni.
Articolo di Luca Speciani
Se vuoi scoprire la tua costituzione vieni a trovarci al Rimini Wellness dal 30 maggio al 2 giugno!
In più potrai assistere alla presentazione di Matteo Massimo Primo “Nutrire la salute: alimentazione consapevole per massimizzare la performance”.