La qualità del sonno è uno dei pilastri su cui si regge il benessere psico-fisico. Il sonno rappresenta, infatti un momento fondamentale di rigenerazione per l’organismo in cui vengono recuperate le energie e il cervello può finalmente rallentare la propria attività. Nonostante questa consapevolezza, lavoro, famiglia, impegni e stress quotidiano portano, non solo a ridurre la quantità di ore che dedichiamo al riposo, ma sono la causa di veri e propri disturbi (insonnia, bruxismo, apnee notturne, sonnambulismo, narcolessia) di cui, secondo l’Associazione italiana per la medicina del sonno (AIMS) ben 12 milioni di italiani ne soffrono. Da EpiCura, il primo poliambulatorio digitale in Italia nato con il preciso obiettivo di semplificare l’accesso ai servizi sanitari e socio-assistenziali grazie alla propria piattaforma tecnologica e al network di 900 professionisti certificati e dislocati su tutto il territorio nazionale, alcuni semplici accorgimenti per migliorare la qualità del sonno.
Prima di tutto, è fondamentale identificare le cause che tengono svegli nel cuore della notte. Stress e preoccupazioni giocano sicuramente un ruolo fondamentale, insieme alla pressione sociale di dover sempre essere all’altezza delle aspettative. Questo, unito ad un regime alimentare non ottimale, ha come risultato una scarsa qualità del sonno. Assumere alcolici prima di coricarsi aumenta di molto le chance di svegliarsi nel pieno della notte. Allo stesso modo, cibi pesanti e acidi influiscono sul riposo: la digestione, reflussi gastroesofagei, bruciori e gastriti sono spesso relazionati con la difficoltà a dormire e ad addormentarsi. Al contrario, una cena leggera permette al corpo di digerire più velocemente ed evitare che, nell’ora dedicata al riposo, lo stomaco stia ancora svolgendo la digestione, influendo negativamente l’addormentamento.
Liberare la mente è utile per un sonno sereno. Tecniche di respirazione profonda, visualizzazione mentale di situazioni e momenti pacifici, rilassamento guidato dei muscoli del corpo sono buone pratiche da seguire prima di coricarsi. Anche fare qualche attività che favorisca un costante rilassamento corporeo è utile per contrastare l’insonnia. Ad esempio, leggere un libro in una stanza leggermente illuminata è consigliato per chi ha difficoltà ad addormentarsi e ascoltare i respiri e contarli prestando attenzione ai movimenti naturali del corpo è utile per chi ha frequenti risvegli notturni.
Ma qual è il momento giusto per coricarsi? Secondo gli esperi di EpiCura è buona prassi andare a dormire esclusivamente quando ci si sente stanchi, utilizzando il letto solo per dormire e per i momenti di intimità. Sarebbe meglio, infatti, preferire il divano per attività come la lettura o per guardare la televisione, in modo che il letto e la camera restino ambienti interamente dedicati al riposo. Progettare una camera buia, completamente pensata e concepita solo per il relax aiuta ad avere un sonno di migliore qualità. Utile anche fare una doccia o un bagno caldo accompagnati da essenze profumate. Alcune profumazioni come lavanda, limone, gelsomino, yang ylang sono particolarmente indicate per calmare l’agitazione e assieme a vetiver e ai fiori d’arancio contribuiscono a creare una sensazione di calma, stabilizzando l’umore e favorendo il riposo notturno.
Se, nonostante l’attenzione dedicata a tutti i rituali per il sonno, dovesse capitare comunque di non riuscire ad addormentarsi immediatamente, è essenziale mantenere la calma e non innervosirsi. Guardare costantemente l’orologio potrebbe essere deleterio, e continuare ad interrogarsi sul motivo per il quale non si riesce a prendere sonno potrebbe attivare pensieri negativi che impedirebbero ulteriormente di addormentarsi. Rispettiamo i segnali che il fisico invia, e impariamo che la cosa migliore da fare in questi casi è alzarsi e magari leggere aspettando che la stanchezza si faccia sentire, per poi tornare tranquillamente a letto per godere di un buon riposo.