Cresce, per la terza settimana di fila, il livello di stress degli italiani misurato dallo Stressometro, toccando il picco più alto di sempre. Secondo l’indagine realizzata dall’Istituto Piepoli per il Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, infatti, l’indicatore di stress si attesta al 64%, registrando un +3% rispetto alla settimana precedente.
A pesare maggiormente sulla salute psicologica dei cittadini sono sempre le restrizioni dettate dall’emergenza e la paura del contagio (41%), la crisi economica (16%) e lavorativa (15%), ma è preoccupante il sensibile incremento degli italiani che si dicono stressati per il rapporto con i figli: +3% in una settimana, un boom a pochi giorni dal ritorno alla didattica a distanza che non è certamente casuale.
Nel complesso il peso delle relazioni con figli, partner e colleghi raggiunge il picco del 17% come motivo di stress. “La paura di contrarre il virus e i suoi riflessi sul piano economico e lavorativo continuano a essere i principali fattori di stress per gli italiani – afferma David Lazzari, presidente del Cnop -, ma una crescita così repentina delle preoccupazioni per il rapporto con i figli è indicativa dei disagi psicologici e degli effetti negativi della didattica a distanza sulle relazioni familiari. Servono nuove strategie da parte del governo per affrontare questo tema, assicurando un adeguato sostegno psicologico a tutte le famiglie e non solo a chi può permetterselo”.