I poliambulatori Cerba HealthCare sono i primi a mettere a disposizione un servizio di Digital Life Coaching per affrontare la dipendenza da Internet, smartphone e social network. “Con questa iniziativa portiamo sul territorio un servizio nuovo e accessibile” – spiega il CEO di Cerba HC Italia Stefano Massaro. “Chi frequenta i nostri centri medici per analisi e visite di ogni tipo potrà così avvicinarsi al concetto di digital life coaching ed essere sensibilizzato sul tema”.
Le dipendenze legate all’uso scorretto di internet sono davvero tante: sindrome da iperconnessione, no mobile fobia (paura di restare senza connessione), FOMO (fear of missing out), vamping (stare in chat tutta la notte), hikikomori. E ancora, cyberbullismo, sexting e sextortion, compulsive online gambling (gioco d’azzardo online compulsivo), narcisismo digitale e phubbing (tendenza a ignorare gli altri perché immersi nel proprio cellulare).
Queste malattie digitali continuano a colpire sempre più italiani, sia bambini che adulti. Secondo l’ultimo rapporto Agi-Censis, la gran parte degli utenti internet è online anche prima di dormire (77,7%) e subito dopo la sveglia (63,0%); il 61,7% utilizza i dispositivi anche a letto (tra i giovani si arriva al 79,7%) e il 34,1% a tavola (la percentuale sale al 49,7% fra i giovani). Il 22,7% degli utenti ha spesso la sensazione di essere dipendente da internet e l’11,7% dichiara di vivere con ansia un’eventuale mancanza di connessione. Per l’11,2% inoltre l’utilizzo della rete è fonte di collisioni con i propri familiari.
Ogni età ha i propri disturbi
Per gli adulti uno dei primi campanelli d’allarme è la mancanza di sonno, con aumento della stanchezza, dello stress, dell’impulsività; ciò comporta una drastica mutazione del proprio stile di vita, che vede come conseguenza una trascuratezza dei doveri personali, nel campo lavorativo e nelle performances più in generale.
Gli adolescenti idealizzano ed emulano influencer e youtuber, spesso con spiccato desiderio di ritiro sociale con la finalità di trascorrere più tempo possibile sui social network.
I bambini sono vittime della tecnologia quando gli adulti la usano per “tenerli buoni” in mancanza di altri strumenti a disposizione. «In generale – spiega la dottoressa Montemurro – i ragazzi tendono a non ascoltare gli adulti che impongono loro limitazioni all’uso della rete. Ma, allo stesso tempo, i genitori sono chiamati al “dovere educativo” nei confronti dei propri figli, e a usare la rete in maniera responsabile, con regole precise che anch’essi devono rispettare, in maniera coerente».
Il Digital Life Coaching aiuta proprio a ritrovare un equilibrio, riconoscendo e rompendo i meccanismi che creano dipendenza, ripristinando i corretti ritmi sonno-veglia e restituendo i giusti spazi alle relazioni interpersonali. «L’approccio di Cerba HealthCare chiama in causa il benessere a 360 gradi – conclude la dottoressa Montemurro – ed è orientato alla vita sana e alla prevenzione».
Per maggiori informazioni: www.cerbahealthcare.it