La malattia renale cronica colpisce circa il 10% della popolazione adulta nel mondo: uno su dieci. In Italia, i pazienti che si trovano negli stati medi o avanzati della malattia sono quasi 4,5 milioni. Numeri in costante aumento a causa dell’invecchiamento della popolazione e del cambiamento climatico che incide profondamente sullo stato di salute dei reni. Eppure, sette italiani su dieci non hanno mai fatto visite specialistiche per il controllo dei reni e solo il 12.3% le ha fatte negli ultimi tre anni. Questo il dato shock che emerge dalla survey Bridge the knowledge gap condotta da AstraRicerche per la Società Italiana di Nefrologia su un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta. Un italiano su due ammette di non sapere chi sia lo specialista dei reni (46.0%) e, tra coloro che pensano di conoscerlo, uno su cinque risponde erroneamente “urologo” (21.9%). Solo una persona su 7 (13.4%) pensa di sapere cos’è la Malattia Renale Cronica, mentre poco meno della metà della popolazione (48.8%) ammette di averla solo sentita nominare, ma di non sapere cos’è (il 38.2% non l’ha proprio sentita nominare). Questa è la fotografia di un Paese con un importante gap informativo che si allarga tra le fasce di popolazione più giovani.
“Questo dato – spiega Piergiorgio Messa, Presidente SIN, già Direttore di Unità Operativa Complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale – Policlinico di Milano e Professore Ordinario di Nefrologia all’Università degli Studi di Milano – è in linea con quello del ritardo diagnostico che si registra per la malattia renale cronica, per cui è evidente che ci si preoccupa della salute dei reni non in un’ottica di prevenzione o di intervento precoce, ma quando ormai la malattia è in uno stadio avanzato tale da richiedere la dialisi o il trapianto. Le malattie renali danno raramente segnali chiari e riconoscibili, e per questo vengono spesso scoperte per caso, in fase ormai avanzata, in occasione di esami svolti per altri motivi”.
Un livello di consapevolezza inversamente proporzionale ai numeri della malattia renale cronica. Se si parla di familiarità con le malattie renali, infatti, il 21% del campione sostiene di avere avuto o avere attualmente una malattia renale, mentre ben il 42.3% afferma che è capitato a uno o più parenti. Attualmente il 4.4% degli intervistati dichiara di avere una malattia ai reni, e uno su dieci (9.2%) afferma che la malattia ai reni colpisce i propri parenti.
“Ci aspettiamo – spiega il Professor Messa – un’ulteriore impennata delle diagnosi di malattia renale cronica nei prossimi mesi quale effetto rebound dello stop che hanno subito le visite specialistiche. Un aumento del carico di lavoro che in questo momento graverebbe eccessivamente sui centri di nefrologia che, tra l’altro, vedono ridursi sempre di più il numero di nefrologi in attività. Peraltro, sebbene, grazie alla diffusa politica vaccinale, la morbidità e mortalità da Covid-19 si siano ridotte anche nei pazienti con malattie renali, pazienti fragili nei quali la malattia da Coronavirus era stata associata ad una mortalità 8/10 volte superiore a quella media della popolazione italiana – il persistere comunque della diffusione della malattia non si è accompagnato ad una semplificazione dei processi in termini organizzativi e in termini di impiego delle risorse umane, a causa della necessità di mantenere percorsi separati per l’accesso e la permanenza dei pazienti nei centri dialisi (positivi al SARS-CoV-2, negativi o contatti di positivi). Ciò si traduce in un carico insostenibile sul personale sanitario già impegnato costantemente su più fronti”.
In occasione della Giornata Mondiale del Rene che si celebra in tutto il mondo il 10 marzo 2022, molte le iniziative promosse congiuntamente da SIN e FIR che vanno proprio nella direzione di sensibilizzare la popolazione a sottoporsi a controlli in maniera regolare.
“In linea con il tema della Giornata Mondiale del Rene 2022 – spiega Massimo Morosetti, Presidente FIR – Fondazione Italiana del Rene, Direttore UOC Nefrologia e Dialisi, Ospedale Giovan Battista Grassi di Roma – lavoriamo in maniera sinergica con la Società Italiana di Nefrologia per fare luce sulla Malattia Renale Cronica, promuovere una maggiore informazione e sensibilizzare la popolazione verso una maggiore consapevolezza sulla malattia renale e su comportamenti e stili di vita corretti che siano il preludio di diagnosi più precoci e trattamenti tempestivi. A tale scopo abbiamo avviato congiuntamente una campagna di sensibilizzazione che prevede una serie di iniziative dedicate. Nonostante il momento critico dovuto alla pandemia e alle vicende che stanno sconvolgendo il mondo intero, vogliamo porre l’attenzione sulle malattie renali che interessano una così vasta parte della popolazione”.
Gli screening gratuiti – 10 marzo
Al via a Roma il progetto pilota di screening gratuiti sulla popolazione generale e, in collaborazione con Caritas su persone svantaggiate con accesso molto limitato a percorsi diagnostici e terapeutici. Queste due iniziative di screening, promosse dalla UOC di Nefrologia dell’Azienda Universitaria Policlinico Umberto I, prevedono la misurazione della pressione arteriosa e la effettuazione di un esame delle urine, nelle seguenti sedi:
- Presso il Poliambulatorio Caritas (via Marsala, 103) dalle 8 alle 14 con riferimento alle fasce di cittadini con scarso accesso a percorsi diagnostico-terapeutici codificati.
- Presso la palestra Italiana Fitness, Parco Kolbe (Via Tiburtina 949) dalle 8 alle 20; lo screening sarà rivolto agli sportivi e quindi a persone apparentemente in buona salute. A questa popolazione sarà somministrato anche un questionario sulle abitudini dietetiche e di attività fisica.
“Un’iniziativa che vogliamo estendere a tutto il territorio e che nasce – sottolinea Sandro Mazzaferro, Direttore di Unità Operativa Complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale – Policlinico Umberto I di ROma e Professore Ordinario di Nefrologia all’Università degli Studi Sapienza di Roma e membro del Consiglio Direttivo SIN, – con l’obiettivo di contribuire a diffondere la conoscenza della nefrologia e a far emergere possibili casi non diagnosticati da avviare verso percorsi terapeutici preventivi, capaci di migliorare sensibilmente il decorso della malattia e la successiva qualità di vita dei pazienti con malattia renale cronica”.
L’esperto risponde
10 marzo ore 18-19
Diretta L’Esperto risponde sulla pagina Fb di @PianetaSalute. I Presidenti SIN e FIR, Prof. Messa e Prof. Morosetti, rispondono a dubbi, domande e curiosità dei pazienti e degli utenti tutti.
L’iniziativa di sensibilizzazione
Facciamo luce sulla malattia renale cronica
Le Regioni sono invitate a partecipare alla campagna per illuminare alcuni monumenti significativi nelle città italiane e a proiettare il logo della Giornata Mondiale del Rene, in linea con l’obiettivo della campagna di quest’anno di promuovere la conoscenza delle malattie renali per una migliore cura dei reni.
Le locandine informative
In tutte le UU.OO. di Nefrologia in Italia sarà presente una locandina informativa in linea con gli obiettivi e il tema della Giornata Mondiale del Rene 2022: ‘Colmare il divario di conoscenze per una migliore cura dei reni’.
È stata inoltre predisposta una locandina informativa sulle patologie renali distribuita nelle farmacie di tutta Italia aderenti all’iniziativa.
Un Nefrologo a tua disposizione
Un servizio gratuito rivolto a tutta la popolazione. Sarà possibile porre domande specifiche inviando una mail all’indirizzo contatti@fondazioneitalianadelrene.org. Uno specialista Nefrologo risponderà prontamente a tutti i problemi e dubbi di salute renale.
La Malattia Renale Cronica (MRC)
La MRC è una delle malattie croniche più diffuse. Secondo recenti studi della Società Italiana di Nefrologia, la MRC colpisce circa 10% degli individui ed è in continua progressione anche a causa dell’invecchiamento generale della popolazione. In Italia, i pazienti al terzo stadio o a uno stadio più grave sono quasi 4,5 milioni e i pazienti in dialisi circa 50.000; altrettanti i pazienti portatori di trapianti di rene in follow-up clinico nefrologico.