In un sondaggio globale condotto da Allurion e YouGov, i ricercatori hanno scoperto che l’isolamento ha un impatto significativo sull’obesità. L’Italia ha partecipato a uno studio internazionale in cui Allurion ha intervistato oltre 10.000 persone in Italia, Francia, Regno Unito, Spagna, Turchia ed Emirati Arabi per capire l’impatto del COVID-19 sul loro stile di vita e le abitudini che hanno influenzato il loro peso. Dati recenti rivelano che gli italiani sono stati meno attivi di altri paesi, solo il 7% degli individui ha utilizzato il lockdown per muoversi di più – percentuale più bassa di tutti i paesi intervistati – probabilmente a causa delle severe regole di blocco applicate. Il 58% dei francesi invece è preoccupato di non poter fare esercizio fisico come prima, più di qualsiasi altro paese intervistato, solo il 15% è significativamente preoccupato per il proprio peso, meno della media globale che è del 19%.
Cristiano Giardiello, chirurgo generale specializzato in chirurgia dell’obesità afferma: “La pandemia da Covid 19 ha portato a un aumento della sedentarietà e dell’introito calorico aumentando ancora di più l’epidemia globale dell’Obesità”.
I dati di Allurion hanno pubblicato risultati che mostrano che quasi la metà della popolazione globale ha fatto più spuntini tra i pasti durante il blocco della pandemia rispetto a prima. Il 31% della popolazione italiana ha riferito di aver mangiato meno sano – con il 44% di questi che riconosce che è stato a causa della noia – il che spiega perché quasi la metà degli intervistati ha ammesso di aver preso peso nell’ultimo anno. Il 49% degli intervistati ha provato almeno una volta durante il blocco a perdere peso con diete o attività fisica. Il dottor Paul Sacher, esperto globale di gestione del peso e direttore della ricerca digitale di Allurion, ha detto: “Una dieta migliore e l’attività fisica sono fondamentali, ma molte persone lottano per apportare cambiamenti sostenibili allo stile di vita senza un ulteriore supporto professionale”.