Il Covid fa lievitare le truffe. Si moltiplicano i trucchi per fregare gli sprovveduti. La polizia postale ha ricevuto 98mila denunce su antidoti miracolosi e false visite mediche. Al primo posto troviamo la vendita online di vaccini anti covid-19. Si tratta di un raggiro di nuova generazione. I Nas hanno recentemente oscurato alcuni siti che vendevano sieri contro il Sars Cov2 mai approvati dagli enti certificatori. La provenienza è orientale, come quella dei server che ospitavano le piattaforme web di vendita online che proponevano anche altri farmaci di dubbia provenienza. Al secondo posto, troviamo le truffe agli anziani. La scusa per entrare nelle case oggi si chiama: “Verifica delle condizioni di salute post vaccinazione”. Arrivano in due, e sono spesso donne, perché sanno di incutere meno timore. Si spacciano per funzionari dell’Asl. Mentre un ladro chiacchiera amabilmente, chiedendo informazioni sullo stato di salute, l’altro, con la scusa di dover andare alla toilette, va a frugare nei cassetti e negli armadi in cerca del malloppo. Al terzo posto le truffe operate sui social. La polizia postale ha raccolto 98.000 segnalazioni di messaggi e post pubblicati allo scopo di attirare la gente, pubblicati su Facebook, Instagram o Twitter, che contengono link abbinati a un messaggio promozionale, ovviamente fasullo. Premi, regalie di prodotti e offerte vantaggiose. Se non si tratta di offerte dirette delle aziende e l’utente ha la malaugurata idea di cliccare sopra i link, nella migliore delle ipotesi sarà reindirizzato su un sito esterno e a un modulo online su cui inserire dati personali, indirizzo e numero telefonico, con la promessa di ricevere il dono o la promozione. Nella peggiore ipotesi, i furfanti estorcono dati bancari e chiavi di accesso ai conti, con conseguenze che si possono immaginare. Per non cadere in trappola, basta rammentare che il vaccino dei miracoli non è venduto online, ed è impossibile che un estraneo intenda regalarci qualcosa.