Viene inaugurata a Pisa, all’interno dell’Ospedale di Cisanello, la prima camera metabolica in Toscana e la quarta in tutta Italia. Il progetto nasce da una collaborazione tra il mondo medico, rappresentato dal professor Ferruccio Santini dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (Aoup), e quello ingegneristico, rappresentato dal professor Alberto Landi del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa.
“La collaborazione tra il nostro Dipartimento e l’Aoup”, ha commentato Giuseppe Anastasi, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’informazione, “si inquadra nell’operazione, più generale, di mettere ricerca, tecnologie e competenze dell’Information Technology a disposizione di scienziati di aree applicative diverse, in modo da renderle strumenti al servizio della salute e della società”.
La camera metabolica
È una stanza di circa 10 metri quadrati termicamente isolata e a tenuta d’aria. Al suo interno diversi sensori rilevano i parametri vitali e misurano il consumo di ossigeno e la produzione di anidride carbonica del soggetto in esame, per periodi che vanno da poche ore fino a qualche giorno.
La camera metabolica calcola il dispendio energetico giornaliero in soggetti in condizioni di normalità e di patologia. Queste informazioni permettono di determinare il profilo metabolico e quantificare la predisposizione a guadagnare o a perdere peso. Sarà un utile strumento per perfezionare le diagnosi di disordini metabolici, quali lipodistrofie e disturbi della tiroide, e per studiare la risposta metabolica a terapie farmacologiche per la cura dell’obesità. Nell’ambito della medicina dello sport, permetterà di studiare gli effetti metabolici dell’allenamento fisico in atleti. La camera sarà inoltre indispensabile per la progettazione e calibrazione di strumentazioni biomediche indossabili per misurare il metabolismo energetico nella vita di tutti i giorni.
“La camera metabolica”, ha detto Ferruccio Santini, direttore del Centro obesità e lipodistrofie dell’Aoup, “è un dispositivo importante per comprendere le cause dell’obesità e per studiare l’efficacia delle terapie. Diventerà un ulteriore strumento a disposizione per il trattamento di malattie come quelle metaboliche, che hanno quadri clinici estremamente complessi”.