La depressione post partum

Nessuna è perfetta!

Levante canta la depressione post partum e contribuisce a scardinare lo stereotipo dannoso della “mamma perfetta

Un’occasione questa per sensibilizzare sul tema di un disturbo sottostimato: i sintomi non sono immediatamente riconoscibili e le neomamme non sempre riescono a chiedere aiuto.

Ne soffre fino al 12% delle neomamme: è fondamentale informare, diagnosticare e trattare affidandosi agli specialisti”: spiega Alessandra Bellasio, ostetrica e divulgatrice sanitaria su unimamma.it.

“Approfittiamo di questa occasione  affinché le mamme che stanno attraversando una depressione post partum possano riconoscersi e chiedere aiuto. È un’occasione per sensibilizzare la società e per ammettere la nocività dell’incompleta narrazione della maternità felice e perfetta, spesso descritta solo come un momento di gioia assoluta e incondizionata”, ci spiega.

Secondo le statistiche, dal 7% al 12% delle neomamme[1] soffre di depressione post partum e la metà dei casi resta sconosciuta perché i sintomi vengono sottovalutati dalle stesse mamme e dalle persone loro intorno.

E’ una condizione, spesso difficile da riconoscere per i non esperti, che può manifestarsi attraverso tristezza, irritabilità, stanchezza, difficoltà ad addormentarsi o sonno prolungato, difficoltà a prendere decisioni, inclinazione al pianto frequente.

Fondamentale, dunque, sensibilizzare e informare durante la gravidanza, e affidarsi agli specialisti per diagnosticare il disturbo e somministrare un trattamento appropriato.

È noto, infatti, che la depressione, i cui effetti possono pregiudicare il benessere psicofisico della donna e del bambino, sia un disturbo prevenibile. Ancora una volta è necessario sottolineare l’importanza della rete attorno alla neomamma per un’esperienza sicura e salutare della gravidanza e della maternità”.

Prosegue la  Bellasio. “Levante sta facendo un regalo a tutte le donne perché la depressione post partum è ancora un tema scomodo, di cui si parla poco. Le reazioni, infatti, sono state controverse proprio perché spesso le stesse mamme tendono perpetuare la narrazione idilliaca della maternità alimentando il disagio per chi queste difficoltà le sta affrontando“.

[1] Fonte Ministero della Salute https://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioContenutiDonna.jsp?area=Salute%20donna&id=4496&menu=patologie