Arrivano i primi freddi, e con loro febbre, influenza, raffreddori, bronchiti e complicanze gastroenteriche. Spesso per superare questi malesseri si fa ricorso ai farmaci antibiotici – ma è sempre necessario?
In questo articolo scopriamo perché la febbre o l’influenza andrebbero rispettate in quanto meccanismi di difesa naturale del nostro organismo.
Le malattie invernali guariscono naturalmente
La medicina di segnale rispetta la febbre, la diarrea, il catarro e tutti i sintomi di eliminazione che aiutano l’organismo a liberarsi da tossine, germi e virus. Stesso discorso per il momento di “scarico” influenzale, visto come un potente momento di pulizia interna.
In quest’ottica, le malattie invernali non vanno aggredite con farmaci e terapie invasive che raramente portano a risultati apprezzabili. Pensate al raffreddore, esempio paradigmatico di impotenza della medicina: che usiate i farmaci o meno, passa sempre in una settimana.
Aiutare le risposte naturali
La febbre, ma anche le espettorazioni, la tosse, il muco, la diarrea, il vomito, l’inappetenza, sono strumenti potenti di difesa naturale dell’organismo che non andrebbero ostacolati, fatta eccezione di casi particolari. Paracetamolo, analgesici o anti diarroici impediscono al corpo di eliminare virus e batteri: il rischio è di prolungare e aggravare la malattia.
Per guarire in breve tempo servono riposo, una dieta leggera ricca di frutta e verdura, e bere molta acqua. Possono aiutare gli oli essenziali (tea tree), fitoterapici, vitamina C, oligoelementi (rame, zinco, manganese, selenio). Un individuo sano non deve temere una febbre alta di un paio di giorni, ma lasciare che l’organismo faccia il proprio corso.
Antibiotici: un’arma a doppio taglio
La febbre viene spesso considerata una patologia a sé, mentre non è altro che il tentativo più efficace di eliminazione di virus, batteri, protozoi e lieviti che in quel momento alterano il nostro equilibrio.
Per due milioni di anni la febbre è stato in nostro “antibiotico” naturale: indubbiamente ci stordiva un po’, ma faceva anche pulizia sulle infezioni. L’arrivo degli antibiotici ha permesso poi di salvare molte persone che in passato venivano decimate, in quanto deboli da un punto di vista immunitario.
Ma l’antibiotico deve essere considerato un rimedio estremo per due motivi: il primo è che il 90% delle malattie invernali sono malattie virali, verso le quali l’antibiotico è completamente inutile. Il secondo è che l’abuso di antibiotici crea ceppi di batteri resistenti, che poi nessuno è più in grado di debellare. L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) sta sensibilizzando i medici, ricordando che gli antibiotici, se usati in modo sconsiderato, possono diventare una pericolosa arma a doppio taglio.
La febbre: una risposta naturale
La febbre, dunque, andrebbe lasciata lavorare per rimuovere la patologia nel tempo più breve possibile. Un individuo sostanzialmente sano non deve avere paura di una febbre alta, se priva di altri sintomi gravi. Un bravo medico, attento al quadro generale del proprio paziente, sa quando può servire un intervento più forte e quando è meglio lasciare fare alla natura il suo corso.