Cari lettori de L’altra medicina,
in questo momento è importante far tacere le polemiche e cercare con ogni sforzo di uscire dall’emergenza quanto prima possibile. Ciascuno di noi si è fatto un’idea della situazione, delle cause, dei provvedimenti necessari o non necessari. Con la rivista abbiamo cercato di dare voce a opinioni diverse, per offrire un quadro il più completo possibile, differenziandoci dall’informazione a senso unico scelta da molti media, senza tuttavia mai abbandonare solidità scientifica e correttezza. Oggi, per seguire le raccomandazioni ministeriali, la redazione della rivista ha spostato ogni possibile contributo in smart working, riducendo le presenze frontali al minimo indispensabile.
Il numero 94 (fascicolo di aprile) è stato stampato e lo troverete a partire dal 18 marzo nella vostra edicola di fiducia. Vogliamo sottolineare che non interromperemo il prezioso contatto costruito con i nostri lettori: il nostro sito www.laltramedicina.it continua a essere costantemente aggiornato e segue la programmazione prevista. Vi ricordiamo che restano sempre attivi i numeri di telefono per chiedere informazioni: i lettori possono contattare la redazione, Gianluca Salcioli, al numero 02 904.811.30, mentre gli abbonati alla rivista hanno a disposizione il numero riservato 02 872.507.92. Gli inserzionisti possono invece chiamare Raffaella Cisternino o Ugo Cisternino allo 02 904.811.32 per avere delucidazioni su tempi e modalità d’invio del materiale pubblicitario o su qualsiasi altro dubbio.
Nella consapevolezza della grande difficoltà, sia economica sia sanitaria che ci vede tutti coinvolti, esortiamo tutti a lavorare insieme per un futuro che ci restituirà presto la possibilità di tornare alla normalità. Che sarà però una normalità diversa da prima. Quando quest’evento doloroso sarà passato, le realtà sane potranno ripartire con maggior determinazione, magari con un po’ di selezione naturale verso chi offriva prodotti e servizi di bassa qualità.
Per il momento ringraziamo di cuore operatori sanitari, amministratori illuminati, imprenditori e semplici cittadini che stanno facendo il possibile e anche di più per superare questo momento. Riteniamo che questa crisi, una volta rimarginate le ferite, debba essere presa come un’opportunità, per capire che il modello medico dominante (ho un sintomo: lo sopprimo con un farmaco e torno a lavorare, e intanto fumo, consumo prodotti industriali o cibi avvelenati con pesticidi, non faccio movimento ecc.) non è più sostenibile. Ce lo insegna un piccolo virus, virtualmente privo di cure efficaci e documentate, per il quale è possibile difendersi solo con un sistema immunitario forte, con uno stile di vita sano e se non ci agitiamo inutilmente. Aspettiamo, ascoltiamo, riflettiamo. Presto la tempesta passerà e dovremo tornare a fare i conti con noi stessi e con le nostre convinzioni.
Auguri di un pronto ritorno alla normalità.
Luca Speciani
Direttore de L’altra medicina